LA MADRE DEL PICCOLO LORIS: “IO E MIO SUOCERO ERAVAMO AMANTI”

Gli italiani appassionati di cronaca nera ricorderanno il delitto di Santa Croce Camerina, quello in cui il piccolo Lorys Andrea Stival venne ucciso dalla madre, Veronica Panarello.

Era il 29 novembre 2014 e, ancora oggi , il volto di questo bimbo è impresso nelle nostre menti. Un bimbo, l’ennesimo, strappato alla vita. Il 21 dicembre 2014 Veronica Panarello viene arrestata con l’accusa di omicidio.

Gli inquirenti, dopo aver passato in rassegna tutti i filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno avuto le conferme di cui necessitavano. La Panarello, il giorno dell’omicidio, non ha accompagnato il figlioletto a scuola, come aveva dichiarato.

Dopo alcuni mesi arriva l’esito dell’esame autoptico che chiarisce alla perfezione com’è morto Lorys. Una descrizione raggelante: il bambino è stato strangolato con delle fascette da elettricista.

Ma Veronica, giudicata in due gradi di giudizio come colpevole di omicidio e occultamento di cadavere e condannata a 30 anni di carcere, e che è sempre stata descritta dalla sentenza come “lucida assassina”, seppur con “tratti disarmonici della personalità”, diede, all’epoca, una versione assurda.

Loris lo ha ucciso mio suocero, Andrea Stival. Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l’ho detto prima perché avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo”. Il movente, a detta della Panarello , è che i due erano amanti.

Questa è la nuova verità (ne ha fornite tante di versioni) di Veronica Panarello, rivelata dalla stessa condannata ad una psicologa del carcere di Catania; quello in cui era detenuta con l’accusa di avere strangolato il figlio di 8 anni, il 29 novembre del 2014, nella loro abitazione di Santa Croce Camerina. Non tarda ad arrivare la risposta di Andrea Stival, il suocero di Veronica e suo presunto amante (stando ai racconti della donna) .

Andrea parla, a riguardo, dell’ennesima follia della donna, si dice tranquillo, affermando che la sua posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente. Veronica vuole che a sentire la verità sia la Procura di Ragusa ma quando il pm va a raccogliere la sua testimonianza, la Panarello parla di tutto, fuorché dell’argomento Andrea Stival. Dice di essere diventata famosa, al punto che la conoscono anche a Hollywood.

Passa un mese ed ecco che Veronica fornisce una ricostruzione, a detta dell’avvocato del suocero, ” irrilevante, frutto della sua fantasia“. Racconta di aver incontrato Andrea Stival per caso, tornando da scuola, e che lui sarebbe salito in auto con lei, sdraiandosi sul sedile posteriore per non farsi notare.  A quel punto, i due sarebbero saliti a casa dove c’era Loris. Il piccolo minacciava di rivelare al padre la relazione tra suo nonno e sua madre. Così Andrea Stival, a detta della Panarello, lo avrebbe ucciso, utilizzando un cavo elettrico,  mentre lei era stata costretta ad immobilizzarlo con delle fascette alle mani.

Dopo aver compiuto l’omicidio, sempre secondo Veronica, i due si sarebbero liberati del corpicino di Lorys, gettandolo nel canalone. Lei avrebbe parlato per paura di ritorsioni sul figlio più piccolo. Sappiamo perfettamente com’è andata. Andrea, per tanti anni si è portato addosso il peso delle accuse rivoltegli dalla ex nuora, ricevendo minacce e insulti via social ma, in realtà, è stato una vittima.

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