ITALIA CHOC, FIGLIA COSTRETTA A RAPPORTI INTIMI: MAMMA E PAPÀ ERANO D’ACCORDO

Sappiamo quanto la piaga degli abusi e delle violenze nei confronti dei minori sia radicata e su quanto, da più fronti, si spera vivamente che il legislatore possa intervenire in modo più incisivo e severo.

Intanto l’orrore continua. L’elenco di vittime innocenti si allunga e quello che preoccupa è il danno psicologico irreversibile che si porteranno dietro per tutta la vita.

Si tratta di una vera e propria emergenza perché la situazione fa troppa paura. Ci sono storie da brividi, di cui si fa fatica a parlare, pur occupandosi di cronaca da tanto.

Sono storie di genitori accondiscendenti a che si faccia carne da macello del corpo della loro figlioletta. Insomma, storie di padri e madri che danno l’ok a che la loro bambina venga abusata.

Follia direte. Io non ho sostantivi in grado di descrivere tutto questo perché nessuno sarebbe in grado di descrivere pienamente l’orrore e il disgusto, oltre alla rabbia, dinnanzi a quanto si legge ogni giorno.

La storia che sto per raccontarvi e che, ne sono certa, vi lascerà senza parole, arriva da Catania, quindi non da un posto sperduto e lontano da noi. Qui 3 persone sono finite in manette per aver commesso reati gravissimi. Tra gli arrestati 2 genitori di una minorenne, e il padrino della 14enne. I genitori concedevano la figlia all’amico di famiglia, spingendola ad avere rapporti intimi con lui, in cambio di benefici economici. Dopo un’accurata indagine che è stata avviata a novembre scorso e in cui si è potuto costruire tutto lo scenario che ruotava dietro quest’assurda vicenda, i carabinieri di Catania, ritenendo i 3 responsabili di “spregevoli condotte” nei confronti della figlia 14enne, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

I tre risultano indagati di concorso in riduzione in schiavitù, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale, sequestro di persona, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi clandestine, ricettazione e minaccia a pubblico ufficiale. I due genitori, di 49 e 41 anni, e il padrino 43enne, sono ritenuti responsabili di spregevoli condotte, per fatti risalenti a ottobre del 2020 .

A causa della grave indigenza economica in cui versavano e assolutamente incapaci di assolvere al ruolo di genitori, i due avrebbero esercitato verso la figlia una sorta di diritto di proprietà, costringendola con minacce e violenze, ad avere rapporti sessuali con il terzo uomo, suo padrino di cresima, in cambio di cibo e soldi. Come se non bastasse, la 14enne era arrivata a convivere con l’uomo, intrattenendosi con lui nelle ore notturne, cucinandogli e facendo le faccende domestiche.

La povera vittima era vittima di percosse e rimproveri continui da parte dei genitori che la invitavano a far pace con il convivente, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di armi. All’epoca dei fatti, il 43enne era affidato in prova ai servizi sociali per un’latra condanna e si sarebbe imposto con la forza per costringere la minorenne a consumare un rapporto sessuale con lui.

In un altro caso, l’aveva rinchiusa in casa, solo perché aveva osato respingerlo. A fronte di tutto questo, i due uomini sono stati trasferiti nella stessa casa circondariale di Catania, mentre la madre della vittima è stata tradotta nell’Istituto a custodia attenuata per madri di Avellino.

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