“ADDIO AL REDDITO DI CITTADINANZA”. L’ANNUNCIO È APPENA ARRIVATO

Alle elezioni politiche di domenica 25 settembre ha trionfato Giorgia Meloni, alla guida di Fratelli d’Italia e, più in generale, il centrodestra. Nonostante in molti ritengono che questa vittoria comporti un ritorno agli anni del fascismo, è tempo di mettere da parte le discussioni.

Con il nuovo governo ci sono in ballo questioni tutt’altro che facili, come le sorti del reddito di cittadinanza. Cosa ne sarà di questa misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale?

Le preoccupazioni di molte famiglie italiane, che finora sono riuscite a sbarcare il lunario proprio grazie al reddito di cittadinanza, crescono. Cresce, di pari passo, l’ansia per il loro futuro.

A dirla tutta, sin da quando il Rdc è stato introdotto, le polemiche si sono subito fatte sentire. Col passare del tempo, molti “furbetti” sono stati smascherati, ma c’è chi ha davvero bisogno di questo sussidio.

E’ per questo che ci si chiede cosa ne sarà del reddito di cittadinanza con la vittoria della Meloni? Giorgia, probabilissima premier, lo toglierà o no? Vediamo insieme cosa sta succedendo.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, in una conferenza stampa all’Hotel Parco dei Principi, ha dichiarato: “Oggi FdI è la guida del centrodestra, i cittadini vogliono chiarezza: il governo Draghi, non tanto per chi lo guidava ma per la sua stessa composizione, è stato penalizzato e chi se ne è distaccato o chi non ne ha mai fatto parte ha ottenuto i risultati più importanti”. 

Riguardo al reddito di cittadinanza, si è così espresso: “Abbiamo visto i risultati del Movimento 5 stelle che è evidentemente frutto di una sovrapposizione del dato con l’erogazione del reddito di cittadinanza su cui bisognerà tornare, riuscendo a essere di sostegno ai deboli, a chi non può lavorare, ma non a chi invece approfitta di chi lavora per campare senza produrre nulla per la propria Nazione”. 

Dinnanzi alla domanda riguardante le sorti del reddito di cittadinanza, senza giri di parole, ha risposto dicendo che “il reddito è fallito e va cancellato sotto questo aspetto, il che non significa lasciare i deboli senza sostegno. Poi dobbiamo lavorare per politiche attive sull’occupazione”. 

A poche ore dallo spoglio dei voti, Anna Paratore, la mamma della Meloni, che vive nel suo appartamento popolare della Garbatella, dopo aver ribadito che i titoli delle principali testate giornalistiche straniere che parlano di un pericolo neofascista in riferimento all’avvento di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Repubblica ha dichiarato apertamente: “Adesso mi aspetto per prima cosa che mia figlia tolga il reddito di cittadinanza ai 18enni e che dia quei soldi agli invalidi, ai malati, a chi ne ha bisogno davvero”. 

La Panatore ha aggiunto: “Spero che elimini la vergogna del reddito di cittadinanza ai 18enni, che prendono i soldi per stare a casa a giocare ai videogiochi e dia quei soldi ai malati, agli anziani che non arrivano alla fine del mese, a chi ne ha davvero bisogno. Non a chi non ha voglia di lavorare”. Ma veniamo alla domanda fatidica: cosa ne sarà del reddito di cittadinanza? Per il momento, stando a fonti ben informate, non verrà toccata la platea dei beneficiari, ma il reddito di cittadinanza potrebbe essere tolto già al primo rifiuto di un’offerta di lavoro. Su questo Meloni, Salvini e Berlusconi si trovano d’accordo. I soldi che i cittadini danno per solidarietà ai loro concittadini in difficoltà devono essere dati a chi è veramente in difficoltà. E voi, cosa ne pensate?

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