ALLUVIONE MARCHE, COSA HANNO TROVATO DENTRO L’AUTO DI BRUNELLA

Proseguono senza sosta le ricerche del piccolo Mattia Luconi, di soli 8 anni, e della mamma 56enne Brunella Chiù. Sono loro i dispersi dell’alluvione che ha colpito le Marche la sera del 15 settembre.

Il bilancio è drammatico. Sono 11 i morti dell’incredibile bomba d’acqua che si è abbattuta una settimana fa, ma non si vuol perdere speranza. Un’importante ritrovamento è quello avvenuto nella serata di martedì 20 settembre, nei pressi di contrada San Domenico.

I sommozzatori e gli agenti hanno ritrovato l’auto di Brunella Chiù, la mamma di 56 anni dispersa dopo l’alluvione, ma del corpo della donna non ci sono ancora tracce.

Come per Mattia, anche per i familiari di Brunella, con lo scorrere delle ore, la disperazione prende il sopravvento ma, nonostante tutto, non si vuole pensare al peggio.

Il fiume, piano piano, sta restituendo degli effetti personali dei dispersi. Prima il ritrovamento dello zainetto scolastico e di un lembo di felpa del bimbo, poi il suo paio di scarpette da ginnastica.

Nella serata di martedì 20 settembre, invece, i sommozzatori hanno ritrovato la Bmw di colore bianco modello Serie 1, appartenente proprio a Brunella. Brunella Chiù, 56enne di Barbara, assieme a sua figlia, la 17enne Noemi Bartolucci, erano a conoscenza dell’acqua che stava per arrivare. Così sono salite immediatamente in auto e si sono messe in viaggio, sperando, così, di riuscire a mettersi in salvo.

Purtroppo Noemi non ce l’ha fatta. La 17enne è stata trovata senza vita nei pressi di Corinaldo, dopo essere stata trascinata dalla piena del fiume Nevola. L’unico sopravvissuto della famiglia è il figlio maggiore della donna, Simone, che ha 23 anni ed è riuscito a salvarsi. aggrappandosi fortemente ad un albero. Solo così è riuscito a sopravvivere alla potenza dell’acqua che ha portato via con sé tutto quello che si trovava sul suo cammino.

La vettura ritrovata il 20 settembre era ridotta ad una carcassa, coperta letteralmente dal fango. Al suo interno, sono stati ritrovati i documenti del mezzo che confermano con certezza che quella è l’auto di Brunella; quella che si stava cercando. Al suo interno, però, nessuna traccia della 56enne. Il mezzo è stato individuato dai carabinieri del nucleo subacquei di Pescara, assieme al nucleo sommozzatori della Finanza.

E’ stato difficilissimo estrarre il mezzo che era incastrato nel letto del fiume Nevola e, per riportarlo in superficie è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Intanto, mentre continuano senza sosta le ricerche, c’è il figlio di Brunella, Simone, che è rimasto solo al mondo. Tutto il vicinato. gli vuole un gran bene, è accorso a spalare il fango della sua casa. In tantissimi, giovani e anziani, che Brunella ha accudito per anni, hanno fatto sentire la loro vicinanza al 23enne sopravvissuto e il loro aiuto concreto.

Il Molino Paolo Mariani, invece, di cui Simone è un dipendente, ha lanciato una raccolta fondi sui social per aiutarlo. Che fine ha fatto questa donna forte, sorridente, positiva, nonostante la vita non sia stata proprio generosa con lei? Figlia unica di due contadini, Nello e Rosa, faceva la pasta a mano, curava l’orto, il vigneto. L’ex marito della 56enne dispersa si chiama Gianguido Bartolucci, detto Giangi. L’uomo, che fa lo chef a Fano, la lasciò sola, assieme ai figli ancora piccoli, per un’altra donna.

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