ADDIO REDDITO DI CITTADINANZA, LA NOTIZIA POCO FA: ITALIANI SU TUTTE LE FURIE 

Il reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Parliamo di un  di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.

Il sussidio, come ormai noto, è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale.  Questo tipo di misura, seppur già presente in tutta Europa, ha da subito fatto storcere il naso ad alcune forze politiche che sono manifestatamente contrarie ad esso.

Capiamo bene che se per alcuni ha rappresentato una vera e propria manna dal cielo, in grado di risollevare la loro situazione; per altri è stato interpretato come una scusa su cui adagiarsi per non trovar lavoro, a scapito di chi si sacrifica ogni giorno, mettendo da parte la figlia, pur di lavorare dignitosamente.

Sin dalla sua introduzione,  le polemiche attorno a questa misura sono state sempre numerose, tra coloro che sostengono che debba essere abolito e chi conservato assolutamente.

Un problema, questo, che non tocca solo le famiglie, ma la politica, i cui dibattiti sul tema sono sempre più effervescenti.  Cosa succederà al reddito di cittadinanza che era uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle? 

Purtroppo per coloro che lo percepiscono non è un bel periodo. Anche se i programmi dei partiti per le elezioni 2023 non sono ancora ufficiali, uno dei temi centrali è proprio il famoso RDC.

Il centrodestra dovrebbe riunirsi oggi per cercare di arrivare ad una strategia comune, attraverso un programma che, in 10 punti, cerchi di mettere d’accordo  Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Giorgia Meloni ha già voluto fare le sue doverose precisazioni, chiarendo, con il bel caratterino, che “nel programma comune dovrà esserci la dichiarata fedeltà alle alleanze internazionali, in special modo sull’Ucraina, e non dovranno comparire promesse impossibili da mantenere”. 

Ma quali sono le intenzioni dei partiti? Il centrodestra vorrebbe mantenerlo solo per anziani  e per famiglie con figli. Fratelli di Italia, in particolare, nelle sue intenzioni avrebbe proprio l’abolizione. Giorgia Meloni starebbe pensando ad  una riforma degli ammortizzatori sociali

In tutto questo caos legato al reddito di cittadinanza che da sempre non ha mai trovato un accordo in politica, qual è lo scenario che si potrebbe prospettare?  Si passerebbe ad un reddito di solidarietà, ossia a un  assegno da 650 euro ai non occupati over 60 e a famiglie con minori o persone con disabilità. Questo per chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro l’anno.

Il sostegno a chi perde il lavoro, invece, verrebbe parificato tra i dipendenti e coloro che hanno una partita Iva. Il senatore meloniano Giovan Battista Fazzolari, proprio in merito a questo, ha dichiarato: “Su questo c’è intesa. Noi nel nostro programma proporremo che venga riscritto l’intero sistema di ammortizzatori sociali. Sia prevedendo le stesse tutele per dipendenti e autonomi. Sia lasciando un sussidio per over 60 e per chi non ha lavoro solo se ha a carico figli minori”. La  Lega  sembra disponibile a cambiare il reddito di cittadinanza. Vedremo che succederà. Per ora, il caos regna incontrastato. Tutto questo tra le tante apprensioni degli italiani che hanno paura di perdere questa misura.

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