Tommaso Onofri, lo sfogo e la delusione della mamma

Oggi il piccolo Tommaso Onofri avrebbe 18 anni e a tenere vivo il suo ricordo, ci pensa la sua mamma, che continua a vivere nel dolore e a pensare a quel giorno, in cui entrarono nella sua casa e rapirono il suo bambino di soli 18 mesi.

18 anni tommaso onofri

Per giorni, tutti hanno pregato e sperato affinché il minore venisse ritrovato sane e salvo e riconsegnato tra le braccia dei suoi genitori. Ma un mese dopo il sequestro, che non andò come previsto, il corpicino senza vita di Tommaso Onofri venne ritrovato lungo il fiume Enna.

Paola Pellegrini, questo il nome della sua coraggiosa mamma, continua a vivere per il figlio maggiore, oggi 24enne. Oltre ad aver perso il suo secondogenito e il marito, entrato in coma dopo il sequestro e scomparso nel 2014, oggi deve tener testa alle ingiustizie della legge.

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Le parole della mamma del piccolo Tommaso Onofri

Non meritano di essere citati (riferendosi a coloro che hanno ucciso il suo bambino), voglio solo commentare che dovrebbero almeno stare in carcere dopo le condanne, invece mi risulta che due di loro godano di permessi premio e semilibertà e fa male, molto.

18 anni tommaso onofri

Paola ha ancora tutte le cose del piccolo Tommy, ben custodite in un baule in soffitta. Quel baule che non è mai più riuscita ad aprire perché “fa troppo male”. Tante volte ha pensato di donarle a chi ne ha bisogno, ai bambini in difficoltà, ma non riesce a separarsi da quegli unici ricordi che ha del suo bambino.

Un giorno forse ci riuscirò.

Durante il suo racconto al Corriere, la mamma del piccolo Tommy ha ringraziato tutti coloro che in questi anni le sono stati vicini:

A Massafra, in Puglia, hanno intitolato un parco giochi a mio figlio. Il calore delle persone mi aiuta.

18 anni tommaso onofri

Ma è da parte dello Stato che la donna si sente delusa. Chiede che coloro che hanno fatto del male al suo bambino, rimangano in prigione, com’è giusto che sia. Invece, grazie ai permessi premio possono uscire.

Oggi dico che io sono molto meglio di quegli individui, quindi non chiederei mai che li uccidessero. Ma devono restare in prigione e scontare tutta la pena, almeno questo.

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