Bibbiano, Claudio Foti condannato a 4 anni lo psicoterapeuta del caso “Affidi Illeciti” o “Angeli e demoni”

Claudio Foti è stato condannato, lo psicoterapeuta della onlus Hansel&Gretel coinvolta nel caso degli Affidi Illeciti correlati alla cittadina di Bibbiano in Val d’Enza. Foti è stato anche condannato al risarcimento danni alle parti civili, i suoi legali annunciano il ricorso in appello definendo la sentenza “infondata” e paragonando Foti a Enzo Tortora.

A processo anche Beatrice Benati, assistente sociale, mentre per l’ex sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti e altre 16 presone, compresa l’ex responsabile dei servizi sociali di Bibbiano e della Val d’Enza Federica Anghinolfi, il gup ha disposto il rinvio a giudizio.

Sempre relativo al caso Angeli e Demoni il giudice ha anche disposto 5 proscioglimenti.

Angeli e Demoni: condannato Claudio Foti

Lo psicoterapeuta Caludio Foti è stato condannato a 4 anni con rito abbreviato. Per lui la procura aveva chiesto 6 anni per le accuse di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime (ipotesi di reato formulata per la presunta alterazione psichica di una paziente). Lo psicoterapeuta è stato assolto dal reato di frode processuale ma è stato condannato anche a risarcire i danni alle parti civili: Unione Val d’Enza, Ausl di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia e associazione Gens Nova, e infine i genitori di 4 minorenni.

Le prime parole di Claudio Foti dopo la condanna

All’uscita dall’aula, Claudio Foti si è soffermato a parlare con i cronisti dicendo: “Ho dedicato 40 anni della mia vita all’ascolto attento e rispettoso di bambini e di ragazzi e abbiamo consegnato 15 videoregistrazioni che non sono state esaminate con un minimo di attenzione“. Lo psicoterapeuta ha poi aggiunto: “Io credo che qualsiasi persona che si approcci senza pregiudizi all’analisi di quelle registrazioni, verificherà un atteggiamento assolutamente opposto a quello necessario e sufficiente per potermi condannare per lesioni.

C’è stato uno scontro in quest’aula, che non doveva avvenire in ambito giudiziario ma in accademia, fra posizioni teoriche diverse. Io credo che sia stata criminalizzata la psicoterapia del trauma: una posizione che non c’entra nulla col metodo Foti distorto e criminalizzato. La psicoterapia del trauma è portata avanti da una componente ampia di psicoterapeuti e di clinici che hanno un approccio contestato da altri componenti della comunità scientifica“.

Questo tipo di contrapposizione che si sviluppa in tutte le parti del mondo ed è al centro di certe ricerche, è stata fatta in un’aula giudiziaria: questo è grave e scorretto.

Io ho fiducia che in Appello possa essere rivista questa condanna e possano essere esaminate con attenzione. (…) Che esista un ‘metodo Foti’ che abbia provocato grande sofferenza a mio parere sarà smentita da un’analisi rigorosa di quelle registrazioni. Penso di essermi comportato correttamente in scienza e coscienza: chiunque esamina questo materiale può vedere cosa significa l’atteggiamento empatico, ovvero cercare di far emergere la verità. Nelle domande c’è una costante attenzione alle emozioni: cosa ti senti, cosa vivi” si legge su Today.

I legali di Claudio Foti annunciano ricorso in appello

Sempre all’uscita dall’aula, i legali di Foti, Giuseppe Rossodivita e Girolamo Andrea Cuffari, hanno annunciato il ricorso in appello: “Il dottor Foti è assolutamente estraneo e innocente, il trattamento avuto nei suoi confronti ricorda quello riservato a Enzo Tortora, poi assolto in Corte d’Appello“.

Una sentenza che non sta in piedi dal punto di vista giuridico e ha un carattere ideologico. La psicoterapia è stata definita eccellente, questo processo è stato paragonato in una perizia a quello di Galileo Galilei perché è stata messa sul banco degli imputati la psicoterapia del trauma“.

Come si legge su Today, l’avvocato Cuffari prima della sentenza aveva definito il caso una “Montatura”, aggiungendo “È una follia totale, il metodo suggestivo è la psicoterapia del trauma – aveva spiegato – quando ci sono dei bambini che hanno subito dei traumi, tutta la letteratura scientifica legittima lo psicoterapeuta a introdurre i temi del trauma. Un minore fa fatica a parlare di ricordi dolorosi e lo psicoterapeuta, da sempre in tutto il mondo, introduce il tema del trauma. In questo modo non commette reato. Sennò si dovrebbero mettere in galera tutti gli psicoterapeuti“.

Rinviato a giudizio il sindaco di Bibbiano

Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, è stato però prosciolto dalle accuse di falso. Il processo dovrà verificare se sia stat commessa qualche illegittimità amministrativa nell’affidamento dell’appalto riguardante il servizio terapeutico di cura dei minori da parte dell’Unione dei Comuni. 

Assolta Beatrice Benati, assistente sociale dell’Unione della Val d’Enza che aveva chiesto il rito abbreviato, anche lei accusata di falso ideologico e frode processuale (aveva patteggiato 1 anno e 8 mesi ma la pena è stata sospesa).

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