Torna il lockdown in un intero Paese, il Premier: “Ci scusiamo”

Poco più della metà della popolazione adulta è vaccinata. E i nuovi contagi sono saliti del 50% negli ultimi giorni, facendo aumentare la pressione dei ricoveri sugli ospedali. Una situazione che ha spinto la Lettonia a tornare in lockdown:

coprifuoco dopo le 8 di sera e negozi, ristoranti e scuole, così come cinema e palestre, che dovranno di nuovo chiudere i battenti dal 21 ottobre fino al 15 novembre, per il momento. Ad annunciare le restrizioni il premier Krisjanis Karins, che ha puntato il dito contro il basso tasso di vaccinazione del Paese, il quarto peggiore in Ue. 

“Mi scuso con tutti coloro che si sono già vaccinati”, ha detto il primo ministro. “Il nostro sistema sanitario è in pericolo e l’unico modo per uscire da questa crisi è farsi vaccinare”, ha aggiunto. Al momento, solo il 54% della popolazione adulta ha completato la vaccinazione, contro una media Ue del 74%. 

I nuovi casi di Covid-19 sono aumentati del 49% nell’ultima settimana e le autorità sanitarie sono state costrette a cancellare la maggior parte delle operazioni ospedaliere pianificate la scorsa settimana a causa della crescente necessità di letti e personale.

A Riga, uno degli ospedali più grandi della capitale ha dovuto installare dei reparti di emergenza. Per il momento, non sono state annunciate restrizioni di viaggio “poiché i tassi di infezione altrove sono molto più bassi e non vediamo rischi immediati”, ha affermato Karins.

Il ritorno del lockdown arriva dopo mesi di proteste nel Paese seguite alla proposta del governo di rendere obbligatoria la vaccinazione. In estate, centinaia di persone hanno organizzato manifestazioni per fermare il piano, e alla fine il governo ha limitato l’obbligo ai soli dipendenti pubblici. 

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