Mondo della musica sotto choc: la brutta notizia è appena arrivata

Jon Hassell, trombettista e compositore statunitense che sviluppò il concetto di musica del “quarto mondo” da cui derivò poi la “world music”, è morto sabato 26 giugno: aveva 84 anni.

Nella primavera dello scorso anno si era fratturato una gamba cadendo nel proprio studio di registrazione e da allora aveva avuto diversi problemi di salute.

Hassell era nato il 22 marzo del 1937 a Memphis, nel Tennessee, aveva studiato musica negli Stati Uniti e in seguito in Europa. Si interessò a vari stili musicali, soprattutto delle avanguardie, e nel 1978 pubblicò Vernal Equinox, il proprio primo disco nel quale proponeva l’idea di una musica del “quarto mondo” che affiancava suoni primitivi e futuristici, derivati dalla musica elettronica.

Erano i tempi della Guerra Fredda e Hassell riteneva che oltre al primo mondo dell’Occidente e a quello meno libero dell’Unione Sovietica ci fosse un “terzo mondo” di nazioni ancora poco sviluppate, ma nelle quali c’era ancora uno stretto legame tra musica, spiritualità e tradizione.

Il suo “quarto mondo” derivava quindi dalla combinazione di quest’ultimo con altri aspetti più moderni e sperimentali della musica.

Nel 1980 Hassell collaborò con Brian Eno realizzando il disco Fourth World, Vol. 1: Possible Music, che metteva in pratica molti dei suoi concetti espressi in precedenza. In una ricca carriera di dischi propri e di collaborazioni, aveva suonato tra gli altri in dischi dei Talking Heads, di David Sylvian, dei Tears for Fears e di Peter Gabriel, che avrebbe fatto proprie alcune idee di Hassell sviluppandole e portando alle successive evoluzioni della “world music”.

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