Zona Rossa Rafforzata, firmata l’ordinanza: sarà valida fino al 6 aprile

Emanato il provvedimento che porta in rosso scuro la regione: più restrizioni, vietati spostamenti verso le seconde case. Ecco cosa si può fare e cosa no.

Puglia in zona rossa rafforzata con misure, regole e divieti ancora più stringenti per arginare i contagi di Coronavirus. E’ quanto previsto dall’ordinanza emanata dal presidente della Regione, Michele Emiliano, in vigore da domani fino al 6 aprile. Sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le ‘seconde case’, “salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”; sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, “salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”.

Tutte le attività commerciali consentite dal Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 2 marzo scorso in zona rossa (articolo 45), chiudono alle ore 18,00, “ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie”.

Nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) sono sospese tutte le attività commerciali consentite dal Dpcm del 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) 2ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie”. Le attività commerciali si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

Resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. Per le attività di somministrazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie con decorrenza dal 27 marzo e fino al 6 aprile 2021, l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, quando è consentita dal Dpcm del 2 marzo 2021, “è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti”.

Resta fermo l’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. I datori di lavoro pubblici “limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile”. E’ fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati “di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate”.

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