Rigopiano, fu condannato per aver portato un fiore al figlio morto: Feniello finalmente assolto


Ha vinto la sua battaglia, Alessio Feniello, «l’unico condannato», come sottolineò lui stesso per Rigopiano. Feniello è il padre di Stefano, che a 28 anni fu una delle 29 vittime della valanga del 18 gennaio 2017. Oltre un anno fa era stato riconosciuto “colpevole” di aver portato un fiore sul luogo in cui il figlio aveva perso la vita e multato con un’ammenda molto salata per quel suo gesto di amore e sofferenza. Oggi finalmente il suo ricorso è stato accolto.

L’«unico condannato» per Rigopiano

Feniello era finito alla sbarra a maggio 2018 con l’accusa era di essersi introdotto nell’area sotto sequestro. A dicembre del 2019 era stato condannato a pagare una multa di 4.55o euro. Subito annunciò che non si sarebbe piegato a quella che appariva, non solo a lui, come un’ingiustizia indigeribile. Una battaglia che ora, finalmente, ha vinto.

Feniello: «Ora pensino alle cose serie»

«Sono stato condannato – ha ricordato Feniello parlando con l’Adnkronos – a pagare una multa di 4.550 euro per aver portato i fiori a mio figlio dove è morto. Avevo detto che non avrei mai pagato, ho fatto ricorso e sono stato assolto. Giustizia è stata fatta, ma solo in parte. Adesso spetta a mio figlio». «Ora – ha proseguito – pensino alle cose serie. Io oggi sono andato in tribunale a Pescara alle 10 e sono rientrato alle quattro del pomeriggio e domani dovrei tornare per l’udienza del processo Rigopiano, salvo nuovi rinvii».

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