«Zingaretti vuole dimettersi»: Pd verso un nuovo psicodramma. Delrio: «Ne abbiamo parlato»


Colpo di scena nella telenovela Pd. Dopo gli psicodrammi sulle quote rosa e sui complimenti a Barbara D’Urso, in vista dell’assemblea nazionale del 13 e 14 marzo, i dem ora si trovano alle prese con un’ipotesi di dimissioni di Nicola Zingaretti. In sostanza, il segretario dem si sarebbe stancato della litigiosità interna del partito, delle continue critiche nei suoi confronti, dei tentennamenti sull’alleanza con il M5S. Tutte questioni nelle quali, c’è da dire, il suo ruolo di leader non è stato poi così incisivo. Tanto che si è ritrovato a fare «il notaio degli accordi di corrente», come pare dicano nel suo entourage per giustificarne la stanchezza.

L’ipotesi delle dimissioni di Zingaretti

In particolare è stato il Fatto quotidiano a riferire che «Zinga si è stufato» e, prosegue il titolo dell’articolo firmato da Wanda Marra, «sarà dimissionario all’assemblea dem». Secondo il Fatto, il segretario Pd starebbe «valutando due opzioni. Presentarsi traghettatore, fino a un congresso in data da stabilire (magari in autunno), o direttamente dimissionario». L’ipotesi si basa sulla valutazione dello svilimento del ruolo del leader Pd, ridotto a ratificare e garantire i difficili equilibri tra le diverse e litigiose anime Pd. Una caratteristica, però, che – pur tra critiche, attacchi frontali, sgambetti e sabotaggi – è anche il suo salvacondotto alla segreteria, poiché, come ricorda ancora il Fatto, «viene considerato dai big dem come il miglior garante dell’equilibrio attuale».

Un partito ingestibile

Resta il problema che quell’equilibrio si fa via via sempre più precario. Basta la carrellata delle ultime puntate della telenovela Pd per rendersene conto: donne contro uomini (questione delle nomine dei ministri), eletti sul territorio contro partito centrale (asse dei sindaci e dei governatori, con Dario Nardella e Stefano Bonaccini in prima fila), correnti contro correnti (nomina dei sottosegretario e battaglie pre congressuale) e tutti contro Zingaretti (affaire Barbara D’Urso).

Delrio: «Le dimissioni di Zingaretti? Ne abbiamo parlato»

Un ginepraio, insomma, dal quale Zingaretti starebbe cercando una via d’uscita con le dimissioni. Valutando perfino, dicono i rumors, la possibilità di candidarsi a Roma. Per ora il diretto interessato tace, e probabilmente continuerà a farlo. L’indiscrezione però non è passata indifferente all’interno del partito, tanto che se ne parla. Chiedendo chiarimenti, come si deduce dalle parole di Graziano Delrio. Ospite di Un giorno da pecora, su Radio Rai 1, il capogruppo Pd alla Camera, infatti, ha risposto ai conduttori che gli chiedevano conto delle dimissioni di Zingaretti che «ci ho parlato un’ora fa e mi ha detto di no, che non è vero». Cosa le ha detto il segretario di preciso? «A me ha detto che non è vera questa cosa, che stiamo semplicemente discutendo perché siamo in una fase nuova».

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