La sfida di Toti: «Serve un esecutivo d’unità nazionale. E un De Gasperi che non c’è»

La sfida di Toti al caos di governo: «Serve un esecutivo d’unità nazionale. E un De Gasperi… Ma guardandomi intorno, in giro non ne vedo». Toti non ha dubbi su quale potrebbe essere la via d’uscita dallo stallo dell’esecutivo. Dalla crisi. La strada maestra da seguire per le scelte importanti che gravano sulla testa degli italiani. Per il governatore della Liguria e leader di Cambiamo! c’è un solo modo per uscire dall’empasse che incombe sul Paese: «Come dopo le grandi tragedie, ad esempio la Seconda Guerra Mondiale, i partiti facciano un esecutivo di unità nazionale per far ripartire l’Italia. Per prendere insieme le grandi decisioni».

Toti: «Serve un esecutivo di unità nazionale»

La ricetta politica suggerita da Toti a Conte e colleghi, arriva da un post su Facebook. Dove il governatore della Liguria scrive: «Anche oggi nelle cronache da Palazzo Chigi tante liti, poche proposte utili». Poi, addentandosi nel merito della crisi e dello stallo, aggiunge: «Se il Recovery è la misura indispensabile per far ripartire l’economia e l’occupazione, dovrebbe essere ampiamente condiviso. Il Governo, il Parlamento, i partiti di maggioranza e di opposizione, le Regioni, i Comuni, le associazioni d’impresa, i sindacati». E invece…

«Se il Recovery è indispensabile dovrebbe essere condiviso»

Invece, prosegue Toti, «qui non si trova non dico un Comune, una Regione, un parlamentare che lo abbia letto. Non lo hanno letto neppure i ministri. O almeno così pare. Forse vogliono farcelo trovare come sorpresa nell’uovo di Pasqua. Dopo le grandi tragedie, come la Seconda Guerra Mondiale, i partiti facciano un Governo di unità nazionale per far ripartire l’Italia. Per prendere insieme le grandi decisioni. Ora, il Covid non è la Seconda Guerra Mondiale: ma guardandomi intorno non vedo neppure un De Gasperi o un Togliatti! Tutto in proporzione…», conclude amaramente e polemicamente Toti, che con il suo post lancia la sfida al premier Conte.

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