Migranti, il Covid ha bloccato gli arrivi in tutta Europa. Ma non in Italia: da noi sono triplicati


A causa del Covid calano gli arrivi di migranti in Europa. Triplicano, però, quelli attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Vale a dire quelli che hanno come approdo quasi esclusivo l’Italia. A rivelarlo è il rapporto Frontex sul 2020, dal quale emerge anche che quest’anno sono arrivati molti più maschi adulti degli altri anni. Moltissimi provengono dalla Tunisia. Insomma, l’agenzia europea per le frontiere esterne non fa che certificare quello che in Italia era già sotto gli occhi di tutti.

Delmastro: “Grazie a Conte, Di Maio e Boldrini”

“Più che triplicati gli sbarchi nel 2020! Sarà la soluzione della sinistra alla pandemia? Grazie Conte, grazie Di Maio, grazie Lamorgese, grazie Boldrini!”, ha commentato il deputato di FdI, Andrea Delmastro, postando sulla sua pagina Facebook il grafico del ministero dell’Interno che riporta numeri impietosi. Nel 2020 sono arrivati 34.154 migranti, a fronte degli 11.471 del 2019 e dei 23.370 del 2018.

L’Italia sulla rotta “più attiva” d’Europa

È invece Frontex a spiegare che attraverso la rotta del Mediterraneo centrale gli ingressi sono stati 35.600. Dunque, questa rotta, che ormai è “la più attiva” d’Europa, ha inciso molto poco sul resto del Vecchio Continente. E, non a caso, mentre da noi gli arrivi illegali sono triplicati rispetto allo scorso anno, nel resto d’Europa sono scesi del 13%, arrivando a un totale di 124mila. Se ne deduce che più di un terzo di tutti i migranti arrivati in Europa sono sbarcati in Italia.

Il Covid frena gli arrivi di migranti, ma non da noi

Per Frontex il calo degli arrivi di migranti in Europa è stato dovuto principalmente al Covid. Una circostanza che, però, evidentemente non ha riguardato l’Italia, dove anzi si sono registrati casi di migranti che venivano apposta perché c’era il Covid, come riferito dal presidente di una associazione bengalese in Italia, o che grazie al Covid hanno avuto la possibilità di trovare un asilo al quale altrimenti non avrebbero avuto diritto, come dimostrato dalle recenti decisioni del Tribunale di Milano.

Le rotte preferite dai trafficanti di uomini

Oltre all’Italia solo un altro Paese ha registrato un’impennata di arrivi e si tratta della Spagna, che attraverso la rotta occidentale si è vista invadere da 22.600 ingressi illegali, circa otto volte in più dell’anno scorso, in una incidenza particolarmente grave sulle Isole Canarie. Sono aumentati anche gli arrivi sulla rotta balcanica, che comunque sono rimasti a 27mila. Anche questi numeri comunque restano ben al di sotto dei nostri. A tutti gli altri è andata decisamente meglio: in generale i traffici di uomini sulla rotta del Mediterraneo occidentale sono calati del 29% e quelli del Mediterraneo orientale sono scesi di oltre tre quarti.

Maschi, adulti, dell’Africa del Nord

Tra le nazionalità dei migranti in arrivo, riferisce Frontex, quella siriana rimane la più frequentemente segnalata nel 2020, seguita dalla tunisina, l’algerina e quella marocchina. In particolare, sulla rotta del Mediterraneo occidentale hanno viaggiato migranti provenienti dalla Tunisia e, soprattutto, dalla Libia. In Spagna, invece, i trafficanti, attraverso grandi pescherecci, hanno portato soprattutto persone in partenza da paesi dell’Africa occidentale come Mauritania, Senegal e Gambia. Si tratta soprattutto di maschi adulti: nel 2020, su 10 migranti irregolari solo una era donna, mentre un anno fa rappresentavano un quarto del totale. Sono diminuiti anche gli ingressi irregolari dei bambini: nel 2020, circa un migrante su 10 aveva meno di 18 anni rispetto al 23% nel 2019.

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