Donald Trump, “rimozione immediata”. Pronti all’impeachment d’urgenza: la fine della vita politica del presidente

Se Mike Pence non impugna il 25esimo emendamento, saranno i parlamentari a votare d’urgenza la prossima settimana per avviare la procedura d’impeachment. Quest’ultima altro non è che una mossa simbolica, dato che ormai sono rimasti appena 12 giorni di amministrazione Trump: l’obiettivo è provare a far fuori politicamente “The Donald”, condannandolo all’umiliazione di una rimozione forzata poche ore prima della scadenza naturale del suo mandato. I democratici hanno accusato il presidente di aver incitato l’insurrezione dei suoi sostenitori a causa delle continue dichiarazioni false su brogli elettorali che in realtà sono inesistenti, come certificato da tutti i ricorsi dei trumpiani puntualmente respinti.

Dopo le crescenti richieste di rimozione dall’incarico, “The Donald” ha deciso di fare marcia indietro, condannando in un video la violenza che ha provocato la morte di cinque persone (tra cui un agente di polizia) e promettendo un passaggio di consegne con Joe Biden regolare e pacifico. Ciò però non ha frenato Nancy Pelosi e Chuck Schumer dal fare ulteriore pressione sul Pence e sul gabinetto del presidente affinché Trump venga privato dei suoi poteri. Pence si è però opposto e allora la prossima mossa potrebbe spettare ai democratici che, con il sostegno di alcuni repubblicani ancora scossi da quanto accaduto al Congresso, starebbero valutando la possibilità del secondo impeachment nei confronti di Trump. 

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