Il governo è una vergogna nazionale: anche i giornalisti di sinistra ora scaricano Conte

Lo spettacolo indecente del governo su vaccini, scuola e Recovery Fund è diventato indifendibile. E così anche penne fino all’altro giorno schierate a sinistra distillano veleno contro il Conte bis. L’immobilismo di palazzo Chigi da un lato, l’indecisione del premier e il tira-e-molla messo in atto da Matteo Renzi e dai suoi ministri in piena pandemia rappresentano davvero un teatrino indigeribile.

Inascoltato l’appello di Mattarella

Ripreso per di più a pochi giorni dall’appello del presidente Sergio Mattarella la notte di Capodanno: è tempo di costruttori, non inseguite interessi di parte… parole al vento. Perché immediatamente sono ripresi i consueti giochi di potere, con gli italiani sempre più attoniti dinanzi ai continui “stop and go” imposti dalla maggioranza.  

Giannini: vergogna nazionale

Ecco allora Massimo Giannini, direttore della Stampa, su Twitter: “Capisco tutte le difficoltà, ma che a tre giorni dalla teorica riapertura della #scuola sia esploso l’ennesimo caos dentro il governo, dentro le regioni, e tra il governo e le regioni, è una vera vergogna nazionale”. Giannini, ricoverato al Gemelli per Covid mesi fa, non era stato tenero col governo anche nel commentare la seconda ondata. E aveva  accusato Palazzo Chigi di non avere fatto nulla per prevenire l’innalzamento prevedibile della curva dei contagi. 

Riotta: fiera delle vanità meschine

Non meno indignato Gianni Riotta, che anche lui su Twitter si sfoga così: “Tizio va lì, Sempronia si accasa là, Filano vuole Ministero Fuffa, Caia trama per il Dicastero Ammuina. Che amaro squallore il totonomine dei Ministri in pandemia, con 75.000 morti in Italia, Fiera delle vanità meschine mentre una nazione intera pena e soffre! Che vergogna”.

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