“Vieni, ti do lavoro come colf”. Poi la imbavaglia e la violenta nella notte di Natale

Notte da incubo quella che ha passato una donna di 43 anni a Natale. La signora è stata trovata legata con un adesivo solitamente usato per chiudere i pacchi, imbavagliata e con i vestiti strappati.

Ha cercato in tutti i modi di attirare l’attenzione dei carabinieri della compagnia di Saronno e di Gorla Minore che questa mattina, sabato 26 dicembre, hanno bussato alla porta del suo carnefice, allertati da un conoscente della vittima che aveva ricevuto da lei un sms di aiuto. La 43enne, residente a Busto Arsizio, era stata rinchiusa in una casa a Gorla Minore, un altro comune in provincia di Varese. L’incubo sarebbe durato qualche ora.

Sequestrata e violentata la notte di Natale

Secondo quanto ricostruito dai militari, la notte di Natale la donna era stata prima a casa di conoscenti e poi, più tardi, sarebbe stata attirata nell’abitazione del 39enne incuriosita da alcune proposte di lavoro. Secondo quanto riporta Repubblica, l’uomo – prima dell’incontro – avrebbe scritto: “Dai che ti faccio lavorare, vieni che ne parliamo”. I due, quindi, avrebbero iniziato parlando di lavoro, strano visto che il 39enne risulterebbe disoccupato. In breve tempo però la situazione sarebbe andata peggiorando e l’uomo avrebbe bloccato la donna e strappandole gli indumenti che aveva addosso. Infine avrebbe sequestrato, legato e imbavagliato la 43enne. La vittima avrebbe anche subito violenze fisiche verbali e sessuali. La vicenda è ancora tutta da accertare e i carabinieri stanno aspettando gli esiti degli esami medici. Intanto l’uomo è stato condotto in carcere con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e detenzione di droga.

Un sms l’ha salvata

A salvare la donna è stato il fatto che, prima di recarsi all’appuntamento a casa del suo carnefice, aveva informato della serata un conoscente, dicendogli anche dove sarebbe andata. Quando poi avrebbe visto che la situazione andava degenerando, era riuscita a inviare messaggi di aiuto all’uomo. Appena ricevuto l’sms con la richiesta di aiuto, l’amico ha avvisato i carabinieri che immediatamente si sono presentati a casa del 39enne. L’uomo aveva però risposto in modo elusivo ai militari e questi erano andati via.

La mattina dopo però si sono ripresentati all’abitazione, questa volta direttamente sul pianerottolo, insospettiti dal fatto che il citofono fosse staccato. L’uomo a quel punto ha dovuto aprire la porta e i carabinieri hanno visto una donna legata e imbavagliata. La 43enne è stata liberata e i militari hanno dato il via alla perquisizione dell’appartamento. In casa sono state rinvenute alcune dosi di cocaina, un bilancino di precisione e circa 1600 euro in contanti. L’uomo è stato accompagnato in caserma a Saronno, dove è risultato avere precedenti per droga e violenza. Dopo le formalità di rito il 39enne è stato trasferito in carcere a Busto Arsizio e la sua vittima al Pronto soccorso dell’ospedale.

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