Egiziano distrugge a colpi di machete la statua di San Francesco. È accaduto in una chiesa a Roma

Un egiziano di 45 anni, armato di machete, ha  danneggiato una statua nel cortile della chiesa Nostra Signora de La Salette, nel quartiere Monteverde a Roma. Il responsabile è un personaggio già noto alle forze dell’ordine. Il nordafricano è stato rintracciato dalla polizia che ha fatto scattare le manette. L’egiziano si è scagliato come una furia contro una statua dedicata a San Francesco d’Assisi. Colpita con la pesante lama dell’arma impugnata dallo straniero, la statua è stata danneggiata in vari punti.  Poi ha deciso di scatenare il panico tra i presenti, sia all’esterno che all’interno della chiesa.

L’egiziano semina il panico

Alcuni testimoni presenti in quegli attimi concitati hanno spiegato a Il Corriere: «Non ha detto nulla, ha colpito tutto quello che gli capitava sotto tiro». Ora oltre alla statua di San Francesco ad essere distrutta dai colpi del nordafricano è stata anche una cabina elettrica.  L’egiziano è colpito da divieto di dimora nella città di Roma ma al contempo in possesso di un permesso di soggiorno di tipo illimitato.  Le indagini della Digos sono tuttora in corso, la violenza di cui lo stesso si è reso protagonista pare non sia stata associata a frasi di natura religiosa o terroristica.

Il precedente

Non è la prima volta  he l’egiziano commette atti del genere. Come riportato da Il Corriere, il nordafricano già lo scorso 28 ottobre armato di una mazza ferrata aveva frantumato i finestrini di ben 56 autovetture posteggiate in via dei Colli Albani  a Roma. Erano stati allora i carabinieri a salvare l’extracomunitario dal linciaggio dei proprietari dei mezzi pesantemente danneggiati. Imbufaliti erano scesi in strada per farsi giustizia da soli. Avevano fatto il giro del web le immagini dei residenti. Affacciati alle finestre delle proprie abitazioni, avevano iniziato a gridare insulti e minacce nei confronti del vandalo, prima di passare alle vie di fatto.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.