“Girate l’auto e tornate indietro” Cosa sta succedendo al confine

Ricordate il supplizio di Tantalo? Il re della mitologia greca, figlio di Zeus, che rubò il nettare e l’ambrosia, fonti di immortalità, scatenando l’ira e la punizione degli dei, che lo incatenarono a un albero di frutta vicino a una fonte d’acqua fresca.

Bene: appena Tantalo si avvicinava ai frutti e all’acqua, questi si ritraevano, impedendogli di mangiare e di bere.

E’ più o meno quanto sta accadendo da oggi alla frontiera italo francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, in provincia di Imperia, dove gli alpini in servizio fanno rientrare in Francia le auto in ingresso nel nostro territorio nazionale, in mancanza di una giustificata motivazione: sia questa di studio, lavoro o salute oppure di un tampone eseguito al massimo nelle quarantotto ore precedenti. Molti degli automobilisti sono francesi, che non vedevano l’ora di entrare a Ventimiglia per gli acquisti di Natale, in primis: liquori, sigarette, salumi e altri generi alimentari.

Malgrado a soli venti metri dal confine ci sia un negozio che vende tutto ciò: niente da fare. Le auto vengono invitate al cosiddetto “demi-tour” (inversione di marcia). Il 15 dicembre 2020 è una data importante per la Francia, che segna la ripresa della circolazione, eliminato il limite di venti chilometri dal proprio luogo di residenza, che era stato disposto dal governo. In questi giorni si è dibattuto parecchio su come sarebbe andata a finire, ma tutto sta all’interpretazione del Dpcm Conte.

Il fatto di poter transitare in Italia per trentasei ore, ad esempio, viene inteso da molti come la possibilità di circolare liberamente nel nostro Paese, purché non si superi il limite massimo di ore, quando invece significa che è possibile transitare, senza fermarsi, per quel lasso di tempo. Si tratta, comunque, di una breve parentesi, perché dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio compreso, per entrare in Italia sarà necessario sottoporsi a quarantena. Analoga attività di controllo avviene anche alla frontiera “alta”, quella di Ponte San Luigi, mentre sull’A10 non ci sarebbero pattugliamenti fissi.

E diciamo che fino ad oggi, anche durante il periodo di confinamento in Francia, molti approfittavano dell’autostrada per entrare e uscire dal nostro Paese. E’ chiaro che le restrizioni valgono anche per gli italiani che si recano in Francia. Per espatriare infatti non c’è alcun problema. I gendarmi ogni tanto controllano dentro le auto per accertarsi che non ci sia qualche straniero. L’ingresso, invece, potrebbe essere impedito. Un danno economico ingente sia per l’Italia, il cui confine è preso d’assalto tutte le settimane da migliaia di francesi attratti dai prezzi concorrenziali; che per la Francia, a sua volta gremita di turisti italiani che amano trascorrere il Natale e il Capodanno nella vivace Costa azzurra. In Italia solo con giustificato motivo o tampone: centinaia di respintiPubblica sul tuo sito

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