Sondaggio: il Pd si avvicina alla Lega, FdI cresce fino al 16,2%

Nella settimana dei mini-lockdown e delle proteste di piazza contro la nuova stretta operata dal governo per contenere la pandemia di coronavirus, non si arresta la “giostra” dei sondaggi.

Come da “tradizione” nella serata di ieri è arrivato puntuale l’appuntamento del lunedì con il sondaggio del telegiornale di La7.

L’analisi demoscopica condotta da Swg porta con sé alcuni dati importanti, a partire dal sensibile calo della Lega: il Carroccio di Matteo Salvini, infatti, perde un punto percentuale rispetto alla rilevazione di sette giorni fa, ritrovandosi al 23,3% delle intenzioni di voto.

Meno di tre punti percentuali più sotto ecco il Partito Democratico. I dem del segretario Nicola Zingaretti cedono lo 0,1%, mantenendosi tutto sommato stabili al 20,4% delle preferenze.

Il sondaggio registra un nuovo exploit di Fratelli d’Italia, visto che la formazione guidata da Giorgia Meloni aumenta il proprio volume di mezzo punto percentuale arrivando al 16,2% dei consensi. Cresce anche il Movimento 5 Stelle, ma i grillini salgono solo dello 0,2% e non vanno allora oltre il 15,4% dei favori. Il gap tra FdI e M5s è dunque dello 0,8%.

Bene anche Forza Italia di Silvio Berlusconi, visto che gli azzurri vanno su dello 0,3% e FI si porta così al 6,4% delle intenzioni di voto. All’1,2%, invece, c’è Cambiamo! di Giovanni Toti, governatore della regione Liguria. Un’eventuale coalizione del centrodestra a quattro “punte” sarebbe capace di intercettare il 47,1% dei voti.I sondaggi premiano Forza Italia. E il centrodestra vola al 47,2%

Buon momento di salute anche per Sinistra Italiana-Articolo Uno, che sfiora il 4% (3,8% per l’esattezza), mentre continuano a perdere sia Italia Viva sia Azione: entrambe le realtà cedono lo 0,2% e il partito di Matteo Renzi si ferma al 3,2%, mentre quello di Carlo Calenda al 3%.

Più Europa e i Verdi salgono di due decimi di punto, attestandosi – rispettivamente – al 2,3% e all’1,9%. Tutte le altre liste messe assieme pesano per il 2,9%, mentre la percentuale di chi non si esprime (per astensione o indecisione) è del 39%.

Ma il sondaggio non si esaurisce qui, visto che l’istituto ha voluto indagare il sentiment degli italiani circa l’ultimo Dpcm varato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ecco, le misure governative per contenere la seconda ondata di Covid-19 sono considerate adeguate solamente dal 28% degli intervistati, mentre vengono bocciate dal 61%: il 36% le considera insufficienti, mentre il 25% eccessive. L’11%, invece, non esprime un giudizio in merito.

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