Prof contro l’ex alunna sordomuta, “colpevole” di essere di destra. E si becca la risposta del padre

scuola di pensiero unico al Mugello. L’inquietante caso della prof che bacchetta e offende la sua ex alunna sordomuta fa scalpore. Una vicenda quantomeno scandalosa, quella accaduta nella storica roccaforte rossa toscana, che ha visto una insegnante dell’ormai 30enne ex allieva scagliarsi contro la ragazza per le sue idee politiche. Un diverbio andato in scena su Facebook che ha scatenato l’indignazione degli utenti. E non solo. Il primo a intervenire nella querelle è stato infatti proprio il padre della giovane, sconcertato e turbato dalle stilettate demagociche della prof, che ha offeso Simona (questo il nome della ex allieva ndr) a colpi di mantra buonisti, inanellati anche con poca originalità…

Prof offende l’ex alunna sordomuta

Tutto comincia quasi in sordina. A scatenare la furia “buonista” dell’insegnante militante un commento postato dalla ex allieva sui social, guarda caso in favore della candidata leghista alle regionali del posto, Susanna Ceccardi. «Simona, sei per caso leghista salviniana? Sappi che siamo su fronti decisamente opposti! Ma come fai… una ragazza intelligente come te… Non ti ho insegnato nulla?». La partenza è col botto. Ma la giovane non si lascia intimidire e replica: «Prof, sono meloniana, qualche volta salviniana, e comunque viva la libertà del pensiero politico». La replica induce la prof a una contro-risposta al vetriolo, sempre ammantata del pannicello caldo dell’ideologia sinistrorsa. «Meglio, dirtele chiaramente le cose, così, se andranno al potere i tuoi amici, verrai tu a darmi l’olio di ricino!».

Il vecchio slogan dell’olio di ricino…

Il fendente sa di stantio, rispolvera un modo logoro di offendere e di intimidire con vecchi slogan. Una propaganda mai relegata in soffitta e riportata alla ribalta per l’occasione ogni volta che gli argomenti dei soliti fustigatori dei costumi e del pensiero politico altrui sono a corto di argomentazioni più efficaci. Tanto che, ancora una volta in questa occasione Simona rivendica con dignità e orgoglio la sua posizione, e risponde alla sua ex insegnante: «Pesantina oggi, prof… La ricordavo diversamente, ai tempi della scuola».

La solita retorica dem sull’accoglienza

Di sicuro le dissertazioni della prof ai tempi del percorso scolastico della sua ex allieva non includevano la retorica sull’accoglienza coatta e pro-invasione sistematica di migranti economici. Ma tant’è: la prof non ci sta e insiste: «Sono stato orgogliosa di Simona. Se poi lei, nel fare la sua strada, ha preferito stare dalla parte di chi fa morire degli innocenti sulle navi al grido di “prima gli italiani”, benissimo. È una sua consapevole scelta».

L’intervento del papà di Simona

A quel punto, però, il padre di Simone non ce la fa a restare in silenzio. E, tentando di abbassare i toni e difendere al tempo stesso la figlia travolta da tanto ardore polemico e anti-democratico, prova a invitare l’insegnante al rispetto del pensiero altrui e di chi non la pensa come lei come Simona. «Lei deve solo cercare di capire che non tutti possono pensarla come lei. Ma va bene così… si chiama democrazia. Per quanto riguarda l’olio di ricino, invece, è rimasta un po’ indietro. Al giorno d’oggi esistono lassativi migliori».

A Simona l’ultima parola?

Quindi, è la stessa Simona a voler mettere la parola fine al diverbio social. E sull’accoglienza posta: «L’Italia ha grossi problemi interni e non possiamo permetterci di accollarci altri problemi». La prof le lascerà l’ultima parola? Ma neanche per sogno. E nel concedersi la chiosa, pubblica: «Ogni volta che so di qualche ex allievo che ha abbracciato idee fascioleghiste, ho una stretta al cuore!». Stando alla fotografia socio-politica scattata da sondaggi e sentire comune sulla base della temperatura sociale registrata da sondaggi e ultime elezioni allora, chissà che la docente non stia spesso in fibrillazione...

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