Furbetti del bonus, Luigi Di Maio: “Ora il referendum ha più senso”. Parole che alimentano i sospetti

Apensar male si fa peccato. Non vi è dubbio alcuno. Eppure in alcuni casi è inevitabile. Per esempio, è inevitabile farlo davanti a questo video il cui protagonista è Luigi Di Maio, il quale cavalca il caso dei furbetti del bonus Inps per promuovere il referendum per il taglio dei parlamentari. Piccolo passo indietro: da che il caso dei furbetti del bonus è esploso, da più parti si è fatto notare come questo scandalo sia funzionale a fomentare l’odio anti-casta e, dunque, a sostenere le ragioni di chi, al referendum di settembre, vuole ottenere il taglio dei parlamentari (e per il M5s, un ko al referendum, avrebbe oggettivamente effetti disastrosi). E dunque ecco Di Maio, il quale abbronzatissimo e in favor di telecamera cannoneggia: “Ricordiamo che ci sono tanti padri e madri di famiglia che chiedevano quel bonus perché non riuscivano ad arrivare a fine mese e questo di sicuro non è un problema dei parlamentari – premette il bibitaro mancato -. Noi dell’M5s chiediamo da anni che i parlamentari si taglino lo stipendio, abbiamo fatto la battaglia per i vitalizi e per il taglio dei parlamentari. Il referendum del 20 e 21 settembre durante i quali sarete chiamati a votare dovranno essere un segnale di sobrietà. Ora questo referendum ha ancor più senso“, conclude. A pensar male…

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