Monza, inseguimento folle: trapani contro carabinieri, presi 6 rom

Si erano resi protagonisti di ben quattro furti a partire dallo scorso 1 luglio, ed avevano cercato di sfuggire all’inseguimento dei carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza lanciando addirittura dal furgone in corsa parte del bottino, consistente in arnesi da lavoro e trapani, contro le gazzelle alle loro calcagna.

Per questo motivo i sei malviventi, inseguiti a lungo sulla tangenziale Est di Milano, sono stati fermati nelle scorse ore ed accusati del reato di concorso in furti aggravati e resistenza a pubblico ufficiale.

Il gruppo, composto da sei individui dell’Europa dell’Est risultati residenti in alcuni campi nomadi della provincia di Milano, ha colpito quattro diverse aziende specializzate nel campo dell’arredamento e della meccanica, site tra Seveso, Campo Maderno e Nova Milanese. La banda, che si spostava abitualmente a bordo di un furgone di colore bianco, utilizzava sempre il medesimo modus operandi, sfruttando macchinari pesanti presenti sul posto per sfondare l’ingresso dell’edificio o del capannone individuato come obiettivo.

Tra strumentazione, computer e arnesi da lavoro di vario genere, i malviventi erano riusciti ad accumulare complessivamente un bottino di circa 30mila euro, senza, tuttavia, fare i conti coi carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza ed i colleghi del comando di Vimercate sulle loro tracce. Inseguimento in tangenziale, ladri in fuga gettano la refurtiva per fermare i carabinieriPubblica sul tuo sito

Il furgone bianco era stato individuato lungo la tangenziale nord di Milano, ed è qui che aveva avuto inizio l’inseguimento, poi proseguito anche sulla tangenziale Est per circa una ventina di chilometri. In soccorso degli uomini dell’Arma erano intervenuti successivamente anche gli uomini della polizia stradale di Arcore. Con lo scopo di danneggiare le auto al loro inseguimento, o quantomeno per rallentarle e distanziarle, i sei stranieri non avevano esitato a scagliare parte del loro bottino contro di esse. Trapani ed arnesi da lavoro erano finiti dunque sull’asfalto, creando dei pericoli anche per le altre vetture in transito.

Nei pressi del campo nomadi di via Bonfadini (Milano) l’inseguimento si era quindi concluso in favore dei fuggiaschi, riusciti a far perdere le proprie tracce allontanandosi rapidamente a piedi. Grazie alle immagini di alcune videocamere di sorveglianza, tuttavia, gli inquirenti sono poi riusciti ad individuare i responsabili, tutti personaggi da tempo noti alle forze dell’ordine.

Circa 80 i carabinieri impiegati per operare l’arresto dei malviventi dell’Est Europa, tutti fermati all’interno dei camper in cui vivevano con i propri familiari, posteggiati tra l’ortomercato meneghino ed i parcheggi dinanzi al centro sportivo Saini. Uno degli stranieri, tra l’altro, era anche destinatario di un ordine di carcerazione già emesso da tempo da parte della procura della Repubblica di Bergamo, per furti commessi tra 2016 e 2017 (2 anni e 2 mesi di condanna).

il giornale.it

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