Covid, fuga dei bulgari dalla zona rossa. Perse le tracce di alcuni positivi

Salgono a 49 i contagiati nella comunità bulgara di etnia rom residente a Mondragone

Un focolaio che sta generando tensioni nella città campana e non pochi problemi alle forze dell’ordine che presidiano la zona rossa disposta dalla regione governata da Vincenzo De Luca. Dopo le fughe tentate da alcuni residenti nei giorni scorsi (leggi qui), ora si sarebbero perse le tracce di alcuni positivi. E un gruppo di bulgari ha anche tentato di forzare la zona rossa in segno di protesta.

Il focolaio è venuto alla luce dopo la scoperta di due casi positivi la scorsa settimana: prima una donna incinta che ha partorito all’ospedale Sessa Aurunca, poi un suo connazionale bulgaro. La positività della donna ha indotto le autorità a dare il via ad uno screening a tappeto e a rendere i cinque palazzoni del complesso residenziale ex Cirio un’area off limits. All’interno vi abitano circa 300 italiani, quasi 200 bulgari e cittadini di Ucraina, Tunisia, Russia, Romania, Polonia, Moldavia, ma anche provenienti dal Sud America, Brasile e Venezuela, e dal Nord Africa, Tunisia e Marocco. La speranza è quella di contenere la diffusione del morbo, ma man mano che arrivano i risultati dei test di laboratorio il contatore dei casi positivi aumenta.

Le persone in quarantena sono circa 700 e 49 di loro sono già state trovate infette. I casi positivi sono quasi tutti ascrivibili alla comunità bulgara, con l’eccezione di 3 italiani. Nessuno di loro è sintomatico. Secondo quanto riporta il Corriere, alcune persone positive stamattina avrebbero fatto perdere le loro tracce e un gruppo di residenti bulgari ha protestato uscendo dalla zona rossa. Dopo alcuni momenti di tensione, le forze dell’ordine che presidiano l’area sono riuscite a riportare tutti gli stranieri all’interno dell’area protetta. “I positivi – spiegava nei giorni il sindaco Virgilio Pacifico – andranno al Covid Hospital di Maddaloni, gli altri resteranno a Mondragone e saranno monitorati costantemente. Sappiamo che anche in Bulgaria ci sono focolai, e non è improbabile che i casi di Coronavirus nella comunità bulgara di Mondragone siano dovuti a persone tornate in Italia nei giorni scorsi”. Ieri si sono verificate anche proteste da parte dei residenti italiani che abitano in zona. Mentre stamattina è stata la volta degli stranieri che sono scesi in strada: “Quanto sta accadendo a Mondragone con la rivolta in strada dei bulgari è la dimostrazione che alcune comunità sono state autorizzate ad essere fuorilegge”, attacca il consigliere regionale campano della Lega, Gianpiero Zinzi.

La rivolta mattutina è stata raccontata anche da sindaco di Mondragone. “Questa mattina ho assistito personalmente a un inaccettabile atto di insubordinazione di oltre cinquanta cittadini, stranieri e non, i quali uscendo dalle rispettive abitazioni e violando di fatto il cordone sanitario, concretizzavano un gravissimo atto di insubordinazione rispetto ai precetti dell’ordinanza regionale, creando panico e paura nella cittadinanza”, ha detto Pacifico. “La cittadinanza ha dovuto assistere all’impotenza delle poche forze dell’ordine presenti. Chiedo pertanto l’intervento urgente del prefetto affinché possa essere adottata ogni misura e azione al fine di ripristinare la legalità e l’ordine pubblico clamorosamente violato questa mattina”.

Intanto si infiamma anche la polemica politica, sulla scia degli scontri frontali dei giorni scorsi tra Matteo Salvini e Vincenzo De Luca. “Il caso Mondragone si aggrava: decine di positivi, quattro contagiati hanno fatto perdere le proprie tracce, cresce la tensione tra gli italiani e la comunità bulgara e addirittura le tv nazionali seguono il caso – dice il leader della – De Luca così pronto a insultare la Lega, tace. Amici napoletani mi segnalano una bella espressione Nu piatt vacànt. Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto è vuoto. Da De Luca tante parole ma zero fatti”. La risposta del governatore non si è fatta attendere: “Su Mondragone, come sempre, abbiamo agito in tempi immediati – ha detto – Stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi, arrivati dalla Bulgaria o da altre parti d’Italia. Nelle prossime settimane faremo un lavoro a tappeto sugli stagionali che vanno a lavorare nelle campagne, soprattutto nei mesi di luglio e agosto”. De Luca poi ha annunciato l’imminente arrivo dell’esercito: “Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone – ha detto – Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito”.

il giornale.it

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