Vaticano, il cardinale Pell è colpevole di pedofilia

Colpevole di violenza sessuale. È questa l’accusa per il caridnale George Pell, tesoriere e di fatto numero tre nelle gerarchie del Vaticano.

Il cardinale è stato condannato per crimini contro in minori in Australia. Con questa condanna Pelle è il funzionario della Chiesa più alto in grado condannato per pedofilia. La condanna è arrivata lo scorso dicembre e riguarda un caso di abusi e violenza sessuale su due bimbi del coro della cattedrale di Saint Patrick. L’episodio risale agli anni ’90 e si sarebbe consumato nella sacrestia. Il tribunale di Melbourne fino ad oggi aveva posto un veto sulla pubblicazione del verdetto. Già a dicembre la notizia era filtrata ma non erano arrivate conferme. Adesso molto probabilmente il prelato verrà allontanato dalla Chiesa. A questo vanno aggiunte le probabili dimissioni dalla Segreteria per l’Economia del Vaticano.

Pell era a giudizio dal 2017. La giustizia australiana pone il blocco sulla pubblicazione delle sentenze finché non si concludono tutti i procedimenti in corso. Diverse vittime di abusi in passato avevano puntato il dito contro Pell. Peter Saunders uno dei ragazzi vittime degli abusi da parte dei sacerdoti aveva partecipato alla Commissione pontificia per la protezione dei minori. Poi il passo indietro per alcune resistenze. Su Pell aveva detto: “Se Pell è stato rinviato a giudizio è perché i pubblici ministeri australiani sentono di avere prove sufficienti in merito”. Ora il verdetto che di fatto apre la bufera sulla Chiesa a pochi giorni dall’incontro tra il Papa e le vittime di abusi e violenze. “Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le le misure cautelari già disposte nei confronti del Cardinale. Ossia il divieto in via cautelativa dell’esercizio pubblico del ministero e, come di norma, il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età”, ha affermato il portavoce Alessandro Gisotti, sottolineando che “la Santa Sede si unisce a quanto dichiarato dal Presidente della Conferenza Episcopale Australiana nel prendere atto della sentenza di condanna in primo grado nei confronti del Cardinale George Pell”.

Fonte: IlGiornale

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