Sara Cunial, l’ex grillina e il possibile vilipendio: “Ha detto che Mattarella è l’epidemia?”, gelo in aula

Sara Cunial nell’occhio del ciclone. L’ex pentastellata ora nel gruppo Misto, nel suo intervento durante le dichiarazioni di voto al dl lockdown, avrebbe offeso Sergio Mattarella. Una frase su cui si sta ancora indagando: “Stiamo cercando di capire se l’epiteto di virus fosse rivolto al premier, cosa che sarebbe certo sconveniente ma non un reato, o fosse indirizzato al Capo dello Stato. In quel caso la deputata Cunial dovrebbe scusarsi e si troverebbe nel caso del reato di vilipendio al Capo dello Stato”, ha riferito il presidente di turno della Camera Fabio Rampelli. Nel mirino le seguenti parole: “Mentre voi stracciate il codice di Norimberga con Tso, multe e deportazioni, riconoscimenti facciali e intimidazioni, avallate dallo scientismo dogmatico protetto dal nostro pluripresidente della Repubblica, che è la vera epidemia culturale di questo Paese, noi fuori, con i cittadini moltiplicheremo i fuochi di resistenza in modo tale che vi sia impossibile reprimerci tutti”.

In tanti hanno subito puntato il dito, trovando nella frase un’accusa, anche se non esplicita, al Capo dello Stato. “Chiediamo – affermano Pd, Iv e Fi – la sbobinatura dell’intervento della collega”. Più dura Mara Carfagna, che in un tweet ha cinguettato: “Sostenere teorie assurde e infondate nell’Aula di Montecitorio è grave, soprattutto in una emergenza sanitaria. Collegare fantomatici complotti al Capo dello Stato è indegno di un rappresentante istituzionale. Il presidente Mattarella è un solido presidio di libertà e democrazia”.

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