L’accordo per il Mes è vicino: ecco come sarà la ”sorveglianza” sull’Italia

Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, è stato chiaro. Nella riunione di venerdì i ministri delle Finanze dell’Eurozona cercheranno di raggiungere un’intesa sul Mes e sulle sue caratteristiche, in modo che lo strumento sia operativo entro il primo giugno.

I dettagli principali da discutere riguardano l’attivazione di una linea di credito a condizioni rafforzate per i costi sanitari diretti e indiretti causati dalla pandemia di Covid-19. Sul tavolo ci sono tuttavia altre questioni aperte, a cominciare dalla sorveglianza della Commissione europea sul modo in cui gli Stati membri utilizzeranno la citata linea di credito del Meccanismo europeo di stabilità.

Secondo alcune fonti Ue ”la sorveglianza rafforzata non è oggetto di negoziato all’Eurogruppo: è prevista da un regolamento Ue e la Commissione è l’istituzione incaricata di effettuarla”. È inoltre escluso che la Banca centrale europea possa giocare un ruolo significativo. Come se non bastasse, la sorveglianza rafforzata “sarà modificata allo stesso modo della condizionalità e, per questo, sarà molto molto light”.

La sorveglianza ”molto light”

Scendendo nel dettaglio, la sorveglianza rafforzata “probabilmente sarà parte del normale processo del semestre europeo e si concentrerà sull’uso del denaro per questioni legate alla sanità”. In Italia c’è la preoccupazione che la Commissione europea o il Mes possano modificare la condizionalità in corso d’opera. Ebbene, le medesime fonti Ue, ritengono che tale apprensione sia del tutto ”non giustificata”.

Da un punto di vista prettamente tecnico, la possibilità che la Commissione possa chiedere agli Stati membri di fare richiesta di un programma macro-economico è prevista dai regolamenti attuali del Six e Two Pack. “La Commissione – ha quindi spiegato la fonte – può chiedere in qualsiasi momento a un paese di fare richiesta di un programma macro-economico”. Detto altrimenti, il fatto che un paese sia soggetto a sorveglianza rafforzata ”non cambia nulla”.

C’è un ultimo particolare su cui vale la pena soffermarsi. La suddetta sorveglianza rafforzata, inserita nel contesto di questa linea di credito del Mes, si concentrerebbe solo sull’uso dei soldi per scopi sanitari. Per la Commissione sarebbe ”impossibile chiedere ai Paesi di fare richiesta di un programma macro-economico”.

La sorveglianza sarà dunque ”molto light” e si concentrerà sull’uso del denaro per questioni legate alla sanità. Niente a che vedere con ”missioni extra” della Troika in quei Paesi che decideranno di utilizzare lo strumento del Mes.

il giornale.it

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