Giovanni Rezza, il coronavirus gli porta una poltrona? Da DiMartedì a un postro al ministero, l’indiscrezione

Se c’è una cosa che il coronavirus ha regalato ai virologi e agli scienziati è la fama. Ma a Giovanni Rezza potrebbe portare qualcosa in più: una poltrona. Non quella di DiMartedì, dove il professore è ormai ospite fisso di Giovanni Floris (scelto, sussurrava ironico il Tempo, oltre che per le doti professionali per la fede romanista che lo accomuna al conduttore e che lo rende, almeno calcisticamente, l’anti-Burioni, lazialissimo), ma quella del Ministero della Salute. Secondo il Fatto quotidiano, sarebbe lui il favorito per sostituire Claudio D’Amario, direttore generale della Prevenzione uscente al Ministero retto da Roberto Speranza.

A fine dicembre – scive il Fatto riguardo a D’Amario – la Regione Abruzzo lo aveva nominato a capo del suo Dipartimento di sanità e da allora a Lungotevere Ripa si sapeva che sarebbe andato via”. In pole, dunque, il direttore delle Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss): la selezione è partita il 24 aproile scorso e Rezza smentisce ma con garbo. “Anche se mi fossi presentato non lo direi in pubblico. Sono questioni private”. Il termine ultimo per le candidature è stato fissato alla mezzanotte di lunedì 4 maggio, entro una settimana Speranza annuncerà il nome del suo nuovo braccio destro.

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