Rivolta nelle carceri, si dimette il capo del Dap. La Lega: non basta, via anche Bonafede


Rivolte nelle carceri, ora arrivano le conseguenze. Il capo del dipartimento amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, ha manifestato al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, l’intenzione di dimettersi dal suo ruolo. Lo si apprende da fonti di via Arenula. Le dimissioni saranno formalizzate probabilmente già domani, quando ci sarà la presa di possesso di Roberto Tartaglia, nominato vicecapo del dipartimento. “Le polemiche di questi giorni sono strumentali e totalmente infondate ma fanno male al dipartimento”, avrebbe detto Basentini in un incontro avvenuto ieri col ministro della Giustizia. Bonafede lo ha ringraziato per il lavoro svolto.

Salvini: non basta, via anche Bonafede

”Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e perfino mafiosi e assassini usciti a decine di galera. Il ministro Bonafede è il primo responsabile: dimissioni!”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. ”Via il capo del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. È solo un primo passo. Bonafede non pensi di scaricare le proprie responsabilità: la scarcerazione di migliaia di delinquenti, compresi boss mafiosi, è una sua colpa”. Lo dicono i parlamentari leghisti Giulia Bongiorno, Nicola Molteni, Jacopo Morrone e Andrea Ostellari.

“Le dimissioni di Basentini sono tardive ma giuste. Italia Viva lo aveva chiesto pubblicamente in tutte le sedi. Adesso auspichiamo che il Ministro Bonafede porti in Cdm la scelta di una figura saggia, autorevole e condivisa”. Così in un tweet l’ex ministro Maria Elena Boschi, commentando le dimissioni, non ancora ufficialmente confermate, del capo del Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Ancora tropp i contagiati tra la polizia penitenziaria

Per il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe “è confortante” il dato fornito dal Ministero della Giustizia circa i 53 appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria guariti da Covid-19 nelle carceri. “Restano, ad oggi 204 contagiati fra i poliziotti penitenziari e 7 gli appartenenti al comparto funzioni centrali: 180 stanno affrontando la quarantena presso il domicilio, 19 in caserma e soltanto 12 sono ricoverati presso strutture ospedaliere – sottolinea il segretario generale Donato Capece – Probabilmente, se fossero stati raccolti i nostri gridi di allarme lanciati lo scorso gennaio, avremmo potuto fronteggiare l’emergenza con i quantitativi necessari di Dpi. Al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rinnovo l’invito a non ritardare ulteriormente gli accertamenti doverosi ai Baschi Azzurri, quali sono i test ematici e quello del tampone, fondamentali per la sicurezza sociale ma che in alcune Regioni ancora non sono stati fatti”.

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