Meloni: “Contro la Lombardia è in atto uno sciacallaggio politico. Da Saviano alle sardine”

Uno “sciacallaggio”, mosso dalla precisa “volontà politica” di fare “aggressioni politiche”. Giorgia Meloni stigmatizza le richieste di commissariare la Lombardia che arrivano da diversi ambienti della sinistra politica e culturale e le riporta a ciò che sono: un modo di sfruttare la disgrazia coronavirus per scagliare attacchi agli avversari e magari “costruirsi un futuro politico”. Uno sciacallaggio, appunto, tanto più grave quanto più grave è la situazione dell’emergenza sanitaria.

Lombardia nel mirino, da Saviano alle sardine

“Mi pare che sia un atto di sciacallaggio politico, a partire da Saviano, dalle sardine alla sinistra estrema“, ha spiegato Meloni, parlando a Telelombardia. “Non mi pare questo il momento di fare polemica, di fare valutazioni contro quel governatore che è schierato politicamente da una altra parte”, ha aggiunto, ricordando anche il doppiopesismo di certa sinistra non solo politica. “Zingaretti, presidente della Regione Lazio – ha ricordato – ha fatto affidamento diretto per le mascherine, hanno dato 11 milioni di anticipo a società che fa mascherine e i giornali di questo non parlano”. Dunque, per la leader di FdI, anche in questo momento così difficile per il Paese, “c’è volontà politica di fare aggressioni politiche”.

Meloni: “Attaccano invece di dare una mano”

“Mi pare francamente inadeguato vedere che qualcuno – ha aggiunto Meloni – in una fase come questa, cerca di costruirsi un futuro politico, attaccando a testa bassa, senza cercare di dare una mano”. “Quando sarà finita l’emergenza – ha chiarito – ci sarà modo per fare tutte le valutazioni su chi ha lavorato meglio e chi peggio. Ma farlo oggi, mentre siamo ancora nell’occhio del ciclone è una responsabilità molto grave“. “Siamo stati travolti da uno tsunami. Sicuramente ci saranno stati degli errori, a tutti i livelli. Per settimane, ad esempio, ci hanno detto che gli asintomatici non erano contagiosi e io ho detto a Conte di sapere chi fosse il responsabile di questa comunicazione, che ci è costata migliaia di morti”. “Chi si assume la responsabilità di queste cose?”,  ha domandato quindi la leader di FdI, sottolineando che “allora chi è senza peccato lanci la prima pietra”.

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