La peggior débacle del giornalismo politico italiano: Conte spara fake news e nessuno replica!

La peggior débacle del giornalismo politico italiano. Una vergogna senza fine per chi crede nella libera informazione e nel suo diritto dovere di controllo sul sistema di potere. Non è stata solo un oltraggio alla verità e all’intelligenza, la biliosa conferenza stampa del “Giuseppi” nazionale. Si è trattato anche del momento più basso e, al tempo, più ridicolmente conformista del giornalismo tricolore dalla nascita della Repubblica. Un premier che dice, in diretta e a reti unificate, un paio di clamorose bugie e nessuno, neppure uno dei giornalisti collegati con Skype che riesca a porre la questione, a contestare quelle affermazioni. Che abbia la prontezza e il coraggio di chiederne conto al signor Conte. Brutto momento davvero. Manco avessero avuto a che fare con Pol Pot o Ciccio Kim.

La peggiore débacle

Eppure in collegamento c’erano tutti giornalisti che di politica si occupano, che masticano quotidianamente il pane della polemica nei Palazzi. Ma niente.  “Giuseppi” Conte dice che nel 2012 il centrodestra ha votato il famigerato Mes, chiosa che la Meloni era ministro e nessuno nelle successive domande che abbia avuto sentito il dovere di chiedergli: 1) presidente, ma lei non sa che nel 2012 al governo non c’era il centrodestra, ma Mario Monti? 2) Non sa che la Lega era all’opposizione e che votò compatta contro il Mes? 3) Non glielo hanno appuntato che la Meloni non partecipò deliberatamente a quel voto? 4) Ma che razza di ufficio stampa ha a Palazzo Chigi? Silenzio. Le domande su tutt’altro e le bugie lasciate cadere, come se nulla fosse. Eppure il momento era quello giusto, quello che un giornalista aspetta e forse sogna: collegati in diretta e reti unificate, quale momento migliore per prendere in castagna il potere? Niente. Occasione sprecata. Con pochissime e lodevoli eccezioni. Ma tutte, per forza di cose, successive allo sproloquio bugiardo del premier. Con l’aggiunta, infine, del clamoroso “buco” della task force anti fake news, che proprio qualche giorno fa era stata istituita in pompa magna proprio a Palazzo Chigi: non si sono accorti di nulla. Nessuna segnalazione per le incredibili fake news del premier. Bollinando così la peggior débacle del giornalismo politico italiano.

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