La scoperta australiana: “Farmaco antiparassitario uccide il Covid”

Nei laboratori di tutto il mondo, i ricercatori sono al lavoro per individuare un vaccino e farmaci contro il coronavirus.

Tra test e sperimentazioni, i tempi sembrano lunghi, ma ora una risposta potrebbe arrivare dall’Australia. Gli studiosi della Monash University di Melbourne, in collaborazione con il Doherty Institute stanno testando un farmaco che ucciderebbe il Covid-19 in sole 48 ore. Si tratta dell’Ivermectina, medicina che viene utilizzata per trattare altre malattie come dengue o zika.

Negli studi condotti dai ricercatori sulle colture cellulari, ha spiegato il Messaggero, è stato scoperto che l’Ivermectina riesce a eliminare la carica virale del coronavirus in 48 ore. Quello australiano è però uno studio preclinico e in provetta, quindi ci vorrà ancora del tempo per dimostrare l’effettiva efficacia del farmaco sull’uomo. Intanto però l’Ivermectina si aggiunge alla lista dei medicinali potenzialmente efficaci contro il coronavirus.

L’Ivermectina

Farmaco antiparassitario o antielmintico, l’Ivermectina è stata scoperta nel 1975 e utilizzata con successo contro diverse patologie parassitarie causate da artropodi e nematodi. È disponibile in tutto il mondo a un costo ridotto, fa parte dell’elenco dei cosiddetti “farmaci essenziali” dell’Organizzazione mondiale della sanità ed è approvata dalle principali agenzie dedicate alla regolamentazione dei farmaci, come l’FDA americana.

Alcuni studi più recenti, come riporta Fanpage, hanno fatto emergere le proprietà antivirali del principio attivo ad esempio contro il virus dell’HIV, lo zika e la dengue. Gli scienziati hanno anche testato il farmaco contro il virus dell’encefalite equina venezuelana (VEEV) e il West Nile. E così, alla luce di queste ricerche, gli studiosi australiani hanno deciso di sperimentarlo in provetta contro il nuovo coronavirus che si sta diffondendo senza ostacoli in tutto il mondo.

“Una singola dose potrebbe eliminare tutto l’Rna virale entro 48 ore – hanno spiegato i riceratori -. Entro le prime 24 ore si nota una riduzione davvero significativa”. Come già spiegato però, il farmaco ha avuto un esito positivo nei test di laboratorio in vitro. Si è infatti visto che l’Ivermectina impedisce al Covid di replicarsi nelle cellule e così lo distrugge. Per arrivare alla sua applicazione sull’uomo ci sono ancora molti passaggi da affrontare. “L’Ivermectina è ampiamente utilizzata e considerata un farmaco sicuro, dobbiamo capire ora se il dosaggio a cui puoi usarlo negli esseri umani sarà efficace, questo è il prossimo passo”, ha spiegato la dottoressa Kylie Wagstaff, alla guida del team di ricerca.

il giornale.it

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