Parma, se non sei antifascista non mangi: incredibile modulo per chiedere i buoni spesa

Incredibile a Parma: se non sei antifascista non mangi. È quanto si legge sullo sconcertante modulo predisposto dal Comune guidato da Pizzarotti per accedere ai buoni spesa. Lo riferisce il Primato nazionale. «Un cittadino italiano in difficoltà economica e residente a Parma, è costretto a dichiararsi antifascista se intende far domanda per ottenere i buoni spesa previsti dal governo ed erogati dal Comune in via emergenziale per venire incontro a chi adesso non riesce ad acquistare neppure generi alimentari».  L’articolo è corredato da uno foto della parte del modulo contenente la dichiarazione di antifascismo. L’aspirante ai buoni spesa deve dichiarare di «ripudiare il fascismo», nonché di «non professare e fare propaganda per ideologie razziste, xenofobe, sessiste» e di «non compiere manifestazioni esteriori, di carattere fascista e/o nazista, anche attreverso l’utilizzo di simbologie o gestualità ad essi chiaramente riferiti». In pratica il saluto romano. Potevano scriverlo più semplicemente, gli ineffabili burocrati del Comune guidato da Pizzarotti. Ma lo stile contorto e involuto è nulla rispetto all’aria stantia che si respira al Palazzo Conunale di Parma. Roba da far impallidire Palmiro Togliatti e Pietro Secchia messi insieme.

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