Coronavirus, lo studio: può viaggiare nell’aria con aerosol. Notizie drammatiche: l’Oms vacilla sulle mascherine

Del coronavirus, questa l’amara verità, sappiamo ancora poco. Troppo poco. Tanto che sono molteplici e spiazzanti i dubbi della comunità scientifica sulla pandemia sotto ogni suo aspetto. E una delle sfaccettature più caotiche è quella relativa alle mascherine: quando servono? E perché? Secondo la “vulgata”, sostenuta per inciso anche dall’Oms, per esempio sarebbe inutile indossarle per strada. Peccato però che gli studi delle ultime settimane, come riporta Repubblica, dicano altrimenti: la diffusione del Covid-19 nell’aria è più sostenuta di quanto si ritenesse inizialmente. Tanto che, per esempio, Donald Trump e la sua amministrazione consigliano l’uso dello strumento in ogni contesto. Tanto che anche l’Oms, si apprende, sarebbe pronto a cambiare le linee guida al riguardo.

Lo spiega Davyd Heymann, il responsabile del panel che si occupa dell’argomento presso l’Organizzazione di Ginevra, il quale ha annunciato alla Bbc: “Stiamo studiando le nuove evidenze scientifiche e siamo pronti a cambiare le linee guida, se necessario”. Dunque le spiegazioni di Paolo D’Ancona, epidemiologo dell’Iss, citato sempre da Repubblica: “Allo stato attuale delle conoscenze sappiamo che il coronavirus si trasmette prevalentemente attraverso le goccioline nell’ aria. Negli ospedali con molti pazienti sottoposti a ventilazione meccanica potrebbe disperdersi anche con aerosol”. La differenza tra goccioline ed aerosol sta nelle dimensioni delle sfere di saliva che trasportano il coronavirus. Una piccola differenza con grosse implicazioni nel contagio: le goccioline viaggiano 1-2 metri dalla persona che le emette e cadono subito a terra. L’aerosol resta sospeso in aria e può raggiungere distanze maggiori. Ed è il possibile contagio da aerosol a far vacillare l’Oms, che potrebbe come detto cambiare idea sull’uso della mascherina. Inoltre, se le cose fossero così, significa che il Covid-19 potrebbe restare a lungo in ambienti chiusi, quali ascensori e qualsiasi stanza.

In questo contesto dunque starebbe prendendo corpo l’ipotesi di raccomandare a tutta la popolazione mondiale l’uso della mascherina, soprattutto nel momento in cui gradualmente inizierà la riapertura: più persone usciranno, più situazioni di potenziale rischio ci saranno. Dunque, tutti con la mascherina e a distanza di sicurezza. Ma se l’Oms si spendesse nel raccomandare la mascherina, ovviamente, ci sarebbe un enorme problema di reperimento: lo strumento, infatti, va cambiato spesso.

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