Coronavirus, strage al centro per anziani: “Sta accadendo qualcosa di terribile”, 62 i morti

Il Corriere della sera racconta la drammatica storia  di un centro anziani: la residenza Borromea, a Mombretto di Mediglia, nel Milanese.. Uno dei casi più terribili dell’emergenza coronavirus in Lombardia. Sessantadue morti in meno di un mese su 150 ospiti. Quasi uno su due. Il focolaio di Mediglia è stato il primo esploso nelle residenze sanitarie per anziani. I casi iniziali risalgono al 4 marzo. Già il 23 febbraio, però il sindaco aveva ordinato la chiusura alle visite della Rsa come previsto dall’ordinanza del governatore lombardo Attilio Fontana.

La società che gestisce la Borromea e il direttore sanitario hanno ricostruito la loro versione in una relazione datata 18 marzo. Dicono di aver applicato dal 22 febbraio – 48 ore dopo la scoperta del paziente zero a Codogno -, le procedure stabilite dall’ Ats, di aver sempre informato i vertici dell’ Ats Città di Milano e di “aver messo in sicurezza gli asintomatici”. Ma il racconto di una signora che ha la mamma ricoverata lì è straziante: “Mia mamma sta bene, è cardiopatica e diabetica ma per fortuna non ha nessun sintomo. Non si rende conto di nulla, è affetta da demenza senile. Io vengo qui, entro nel cortile, la saluto attraverso il vetro delle finestre. Lei mi guarda, mi riconosce e sorride. Quello che sta succedendo lì dentro è terribile”.

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