Coronavirus, Trump: “Usa aiutano l’Italia, anche monetariamente”

Un occhio sugli Stati Uniti e uno sul resto del mondo, così da non perdere terreno nella corsa geopolitica con rivali storiche del calibro di Cina e Russia: questa, sulla carta, è la strategia di Donald Trump.

Il problema è che il tycoonsta pasticciando su entrambi i fronti. Su quello interno, dove, in un turbinio di incertezza, si stanno scatenando surreali testa a testa tra il presidente e i governatori degli Stati federali. E su quello esterno, dove Washington è stata bruciata sul tempo dal soft power cinese e, nel caso dell’Italia, perfino da quello russo e cubano.

A proposito del nostro Paese, è evidente come l’Italia sia diventata per gli “altri” una sorta di prateria da conquistare a son di aiuti e solidarietà. E questo a discapito degli Stati Uniti, storici alleati italiani. Certo, Pechino e Mosca sono mosse dalle migliori intenzioni e, in questo momento critico, ogni supporto medico è fondamentale nella battaglia contro il nuovo coronavirus. Ma è tuttavia innegabile che, dietro al pretesto Covid-19, si nasconda un chiaro tentativo di rubare spazio di manovra agli americani.

Trump, in colpevole ritardo, lo ha capito e sta cercando di rimediare. Come fa sapere Il Corriere della Sera, il Pentagono ha inviato al ministero della Difesa italiano “un sistema mobile di stabilizzazione dei pazienti (Erpss)”. Si tratta di un’unità da 10 posti per assistere fino a 40 pazienti in 24 ore. Non solo. Lo stesso Trump ha spiegato che il governo americano sta aiutando l’Italia anche “monetariamente”, cioè attraverso finanziamenti non meglio specificati.

Il supporto degli Stati Uniti

Tornando al sistema Erpss, l’iniziativa è lodevole ma è abbastanza misera se paragonata alla generosità dei medici cubani impegnati a Crema. Bisogna considerare che anche gli Stati Uniti sono alle prese con l’ondata del nuovo coronavirus, ma Washington, al momento, non si è spellata le mani per fornire aiuti concreti a Italia ed Europa.

Sul fronte interno Trump ha affermato che gli Stati Uniti avranno fatto un “buon lavoro” di contenimento se riusciranno a restare intorno ai “100mila morti o meno”. Pochi giorni fa, il presidente ha anche annunciato che invierà ventilatori polmonari “principalmente a Boris Johnson e poi agli altri che ne hanno bisogno, Italia, Spagna…”. Ovviamente, ora che anche Washington è alle prese con il Covid-19, gli Stati federali , come New York e la California, hanno la precedenza su tutto il resto.

Chissà che il vero aiuto di Trump all’Italia non possa arrivare a emergenza rientrata. Alcuni esempi? La cancellazione dei dazi sull’import, una moratoria sui contributi da versare per la difesa in ottica Nato, la costruzione di un fondo speciale per la ripresa economica con un ponte di collegamento tra il Tesoro Usa e quello italiano e via dicendo.

il giornale.it

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