“Questa è la vostra trincea: venite a fare il vostro dovere”. L’appello ai parlamentari di Di Stefano (Video)

Roma, 22 mar – “Dovete essere al vostro posto, questa è la vostra trincea“. Così in una diretta su Facebook, Simone Di Stefano rivolge un appello ai parlamentari, unico baluardo a difesa della libertà e della democrazia, visto che abbiamo un premier che di notte va sui social, annuncia misure gravi per tutta la Nazione, senza che se ne discuta in Parlamento. “Dopo il discorso di Conte di ieri sera ho deciso coscientemente di trasgredire tutte le regole imposte fin qui, di attraversare Roma e di arrivare a piedi fino al Parlamento italiano”, dice il vicepresidente di CasaPound. “Sono venuto qui per fare un appello ai parlamentari della Repubblica di pretendere di tornare in questo palazzo. Dovete essere al vostro posto, questa è la vostra trincea. Così come negli ospedali esiste una trincea, che oggi è un luogo di guerra, dove medici, infermieri, personali sanitario combattono una guerra e come in guerra hanno lasciato a casa i propri cari per essere a fianco del popolo italiano, è vostro assoluto dovere pretendere che il Parlamento sia aperto e che la vostra presenza qui sia costante“.

“Vostra presenza unica garanzia contro golpe bianco di Conte”

“Perché la vostra presenza – prosegue l’appello – è l’unica garanzia che noi possiamo avere in questo momento che ciò che stiamo vedendo da parte del premier Giuseppe Conte non sia un golpe bianco, un colpo di Stato. Abbiamo la necessità di sapere che vi trovate all’interno del palazzo. Avete tutti gli strumenti per farlo, avete l’immunità, avete stipendi enormi che continuate a percepire anche se non siete presenti all’interno di questo palazzo. Questa è la vostra trincea: avete il dovere di pretendere di essere qui“.

Di Stefano fa presente che per i parlamentari non c’è alcun problema né rischio ad andare a compiere il proprio dovere: “Ho attraversato Roma da solo, a piedi e non ho incontrato una singola persona. Potete tranquillamente delimitare 500 metri attorno a questo palazzo e chiudervi qui dentro, requisire gli alberghi che si trovano nei dintorni e venire ad abitare qui, lasciare a casa i vostri cari, e chiudervi dentro questo palazzo a garantire la libertà e la democrazia”.

“Se la nostra Nazione sta affondando, dovete risalire a bordo”

Anche perché ci sono milioni di italiani, spiega Di Stefano, chiusi dentro casa, magari da soli, senza il conforto della propria famiglia, che sono preoccupati e attendono una risposta. E invece l’unica cosa che vedono è il premier che “prende iniziative quasi private, si collega sulla sua pagina Facebook”. Ebbene, non funziona così – è l’allarme che lancia il vicepresidente di CasaPound – e “voi siete gli unici che potete rassicurare la Nazione”, afferma rivolto ai parlamentari. “Siete gli unici che potete dare un grande esempio. Pretendete che il Parlamento sia aperto 24 ore su 24 e fate il vostro dovere“. Perché, spiega Di Stefano, “se la nostra Nazione oggi è una barca che sta affondando, voi dovete risalire su questa barca“. E’ una questione di responsabilità, sottolinea: “Avete chiesto il vostro voto agli elettori, siete stati eletti, siete stati scelti per fare questo. Venite qui a Roma e fate il vostro dovere“. “Venite qui nella vostra trincea, sull’esempio dei nostri padri, dei nostri nonni, che non si sono mai arresi, che non si sono mai tirati indietro. Questo vi deve guidare”, afferma Di Stefano nell’appello ai parlamentari.

“Dopo tutto dovrà cambiare, gli italiani sono arrabbiati”

“E dopo, quando finirà questa emergenza, dovete sapere che tutto deve cambiare. Nulla potrà tornare come prima – avverte l’ex candidato premier di CasaPound – e dovete sapere che la maggior parte degli italiani che sono chiusi dentro casa sono arrabbiati. Nonostante quello che si vede nei tg, nonostante i cori, gli inni e i balconi, siamo arrabbiati. E vogliamo cambiare tutto”. Poi ancora un avvertimento per i metodi poco democratici di Conte: “La persona che si è chiusa qui dentro e che decide da solo, sta prendendo delle decisioni gravi e senza che decida il Parlamento. E decisione più grave di tutte quella di aderire al Mes e fare richiesta di intervento del Meccanismo europeo di stabilità, che sostanzialmente dichiarerebbe il fallimento della nostra Nazione. Questo non può essere permesso. Dovete essere qui a fare il vostro dovere. Mi rivolgo soprattutto ai parlamentari dell’opposizione, agli amici della Lega e agli amici di Fratelli d’Italia: venite qui e fate il vostro dovere. Anche noi ci saremo”.

Adolfo Spezzaferro

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