Il tricolore sventola a Varsavia. Così la Polonia manifesta solidarietà all’Italia piegata dal virus


L’immagine del tricolore d’Italia che sventola sulla facciata del più prestigioso Palazzo della politica polacca, quello presidenziale. Un modo bello e toccante per manifestare vicinanza e affetto al nostro Paese da parte della Polonia. Accanto alla bandiera italiana campeggiava infatti la scritta «Solidarnosc», solidarietà. Una parola che il mondo conosce bene poiché rievoca l’eroica resistenza del popolo polacco contro l’oppressione comunista nascosta dietro le lenti scure di Wojciech Jaruzelski. Una parola che richiama alla mente gli scioperi anti-regime organizzato da un elettricista di Danzica che nel 1983 sarebbe stato insignito del Nobel per la Pace e che dal ’90 al ’95 sarebbe diventato addirittura il presidente della nazione: Lech Walesa. Ma solidarnosc evoca soprattutto il grande papa polacco, Giovanni Paolo II, senza il quale mai probabilmente si sarebbe dissolto il mostruoso blocco sovietico.

La parola «Solidarnosc» accanto alla nostra bandiera

Non stupisce perciò il gesto di amicizia e di fratellanza giunto da Varsavia. La Polonia è nazione abituata al dolore e alla sofferenza. Capisce più di altre l’ora drammatica che l’Italia vive a causa del coronavirus. E ha voluto dimostrarlo issando la nostra bandiera sul pennone della facciata del Palazzo presidenziale. Cioè nel modo più puro e più nobile. È stato proprio un tweet della cancelleria del presidente Andrzej Duda a rendere nota l’iniziativa.

L’ambasciatore a Roma: «Italia e Polonia lottano insieme»

Dal canto suo, l’ambasciata polacca a Roma ha tenuto a sottolineare che «la Polonia è al fianco dell’Italia, come lo è stata nei momenti più difficili della storia». Particolarmente toccante, il contenuto della nota laddove ricorda che «abbiamo sempre lottato insieme». Circostanza testimoniata, «anche dai nostri inni nazionali che si citano reciprocamente, unico caso al mondo». A suggello della storica vicinanza tra le due nazioni, l’ambasciata cita la frase scritta nel 1897 da Henryk Sienkiewicz, scrittore e premio Nobel: «Credo che ogni uomo abbia due patrie: l’una è la sua personale, più vicina, e l’altra è l’Italia». Quindi, l’esortazione a unire le forze contro il virus: «Insieme siamo più forti, insieme ce la faremo!».

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