Coronavirus, i radicali chiedono più posti per accogliere i migranti

“Più posti per accogliere i migranti”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero dei Radicali italiani, i quali all’indomani del primo caso di contagio da coronavirus registrato in un centro d’accoglienza di Milano fanno appello al governo guidato dal premier Giuseppe Conte.

La richiesta, pubblicata sul sito ufficiale del partito, porta le firme di Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, rispettivamente responsabile politico e tesoriera del movimento. Nella nota gli onorevoli Iervolino e Crivellini sostengono convintamente che “La salute di rifugiati e migranti e operatori deve essere garantita, le loro strutture non sono preparate per la gestione di un’emergenza sanitaria”.

I radicali attirano anche l’attenzione della ministra dell’Interno, l’onorevole Luciana Lamorgese, affinchè il ministero da lei presieduto “si attivi, attraverso le Prefetture, per non fare uscire dai centri quanti hanno concluso il loro progetto di accoglienza e acceleri il trasferimento nelle strutture per quanti ne hanno diritto e sono in attesa di accedervi”.

Dulcis in fundo la richiesta di avere più posti per accogliere i migranti: “sarebbe opportuno, d’intesa con i Comuni, ricavare ulteriori posti nei circuiti di accoglienza per quei titolari di protezione internazionale o umanitaria che, avendone già beneficiato in passato ne sono ora usciti e si trovano a fronteggiare una temporanea situazione di emergenza abitativa”.

Appena una manciata di giorni fa la senatrice Emma Bonino era letteralmente finita nell’occhio del ciclone per via di alcune sue dichiarazioni nelle quali invitava ancora la ministra dell’Interno a tutelare la salute dei migranti. L’attuale esponente di + Europa, sulla propria pagina Facebook chiedeva a gran voce all’onorevole Lamorgese “se fossero state prese misure adeguate a garantire la salute dei richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza e delle persone trattenute all’interno dei centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in tutta Italia. In particolare ho chiesto al ministro se vi fossero nei Cpr – da cui non è permesso allontanarsi – presidi idonei ad affrontare la situazione con la stessa cura con cui si dovrebbe agire nell’ambito carcerario, dove ancora troppo poco si sta facendo, non escludendo l’ipotesi di non procedere a nuovi ingressi nelle prossime settimane”.

Mentre i Radicali italiani si concentrano sui migranti situati nei vari centri d’accoglienza il nostro Paese, diventato già da diversi giorni zona protetta, potrebbe prolungare oltre la data del 3 aprile prossimo la chiusura delle scuole e tutti i divieti per le attività non essenziali.

il giornale.it

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