Fabio Fazio: “Il coronavirus? Mi insegna che i porti devono essere sempre aperti, per tutti”

“Sono giorni durissimi in cui abbiamo tutti modo di riflettere sul significato delle parole e su tutti quei gesti quotidiani piccoli e preziosi che ci mancano”, esordisce Fabio Fazio in un commento pubblicato su Repubblica di lunedì 16 marzo, dal titolo “le cose che sto imparando”. Ovviamente, mister Che tempo che fa si riferisce alle cose che sta imparando nei giorni dell’emergenza coronavirus. Dunque una serie di punti, di belle parole, tipo: “Devo rimettere in ordine la mia scala di valori; “Mi sono persuaso che il significato delle parole è sacro”; “Ho imparato il valore di una stretta di mano” e “ho imparato la necessità di tendere la mano”. Ed eccoci poi arrivare alla conclusione, alle ultime due cose che Fabio Fazio ha imparato. Punto 14: “Mi sono reso conto che i confini non esistono e che siamo tutti sulla stessa barca”. Segue il punto 15, quello conclusivo: “E dal momento che siamo tutti sulla stessa barca, è meglio che i porti, tutti i porti, siano sempre aperti. Per tutti”. No, Fabio Fazio non cambierà mai. Una sola domanda: quando dice “sempre aperti”, intende anche nei giorni del coronavirus?

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