Diego Fusaro stronca la sinistra: «Voi scendevate in piazza contro il fascismo mentre la sanità…»

Un post durissimo, quello di Diego Fusaro.  Un attacco sferrato sul suo profilo Twitter, i n cui evidenzia tutte le falsità dette dalla sinistra, che ha sottovalutato sin dall’inizio l’emergenza del coronavirus.

Diego Fusaro: vi piace il mercato, vero?

«Mentre voi eravate in piazza a manifestare contro il fascismo e il comunismo in assenza di fascismo e di comunismo, il liberismo poteva uccidere indisturbato la sanità pubblica», ha scritto il filosofo. Un atteggiamento che ha portato alla situazione di emergenza in cui si trovano gli ospedali adesso. Un’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, con i reparti di terapia intensiva e rianimazione al collasso totale. «E ora mancheranno i posti letto e le strumentazioni necessarie», conclude Fusaro. «Vi piace il mercato, vero?».

La stangata all’Unione europea

Fusaro se la prende direttamente con l’Unione europea, considerata dai seguaci del liberismo come la «nostra salvezza», mentre invece lo Stato viene visto come il male. Secondo il filosofo, infatti, nelle epidemie, come quella di coronavirus in atto, «vanno in rovina soprattutto le classi deboli». Insomma, conclude Fusaro con un post su Facebook, «la Ue è il nemico di cui dovremmo liberarci. Siamo in emergenza coronavirus e non fa che ostacolarci».

Don Rodrigo, le pandemie e le frontiere

Non è certo il primo attacco alla sinistra. «La storia ci insegna che nelle epidemie vanno in rovina soprattutto le classi deboli. I casi alla “Don Rodrigo” sono minoritari. Nelle pandemie crescono il cinismo e la spietatezza, crolla ogni impalcatura del vivere sociale e si rivela quanto il genere umano sia “un legno storto”, come dice Kant».

È il capolavoro del neoliberismo: se avete 70 anni siete troppo giovani per andare in pensione, ma abbastanza vecchi per poter essere lasciati morire senza cure. «Siamo passati dalle “frontiere sempre aperte” a misure da legge marziale nell’arco di poche ore, un vero e proprio rovesciamento dialettico».

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