Vauro e la pizza al coronavirus, sta con i francesi: “Non mi scandalizza, pensate invece a Zaia e Fontana”

“Da chi viene la predica?”. Vauro Senesi sta con la pizza italiana alla coronavirus, il video francese mandato in onda da Canal Plus che prende per i fondelli il nostro Paese nel momento più duro dell’epidemia. “Non provo un sussulto nazionale né per la sua avvenuta rimozione – spiega il vignettista del Fatto Quotidiano -. Né per il coronavirus, che chiamerei il ‘coronapalle’, dato che ci hanno fatto due palle così! Citando Ugo Tognazzi ‘rivendico il diritto alla caz***’ anche per i francesi”.

Intervistato dall’agenzia AdnKronos, Vauro preferisce prendersela con chi, come Giorgia Meloni e molti leghisti, hanno stigmatizzato l’ironia di dubbio gusto dei francesi. “Se la nostra classe politica fosse meno idiota, sospetterei un complotto, un tentativo di golpe. Ma non ne sono convinto. Ci vuole fantasia anche per quello”. “Non è un buon pulpito quello da cui viene la predica. Ricordo che non un comico, non un satirico ma un presidente della Regione (il governatore del Veneto Luca Zaia, ndr) ha sostenuto di aver visto video di cinesi mangiatori di topi vivi, I francesi si sono scusati ed il video è stato rimosso. Si è scusato pure Zaia, ma lui… non è stato rimosso”. 

“Il video di Canal plus – conclude il vignettista – è un filmato satirico alla Charlie Hebdo che tende a rendere grottesche e ad esasperare in modo irriverente alcune situazioni. Ma ci si può meravigliare del fatto che il nostro Paese all’estero non sia credibile quando un governatore della Lombardia è l’attore protagonista di un filmato ormai diventato virale in cui maldestramente prova con doppio tentativo a mettersi una mascherina inutile? O quando una Regione invita gli over 65 a restare a casa? Io – ironizza – il 24 marzo compio 65 anni. Dunque adesso me la godo come un maiale e poi mi recludo”. “In queste settimane – è il suo giudizio definitivio – abbiamo assistito alla gara degli imbecilli. A Salvini che accusava il governo, il quale a sua volta invece di rispondere con un ‘sei cretino’, copriva tutte le possibili critiche di zone rosse, gialle, tamponi…”.

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