Pochi e senza mezzi, sos dei medici di base: “Non abbiamo neppure le mascherine”
Milano Sono preoccupati i medici di base, i medici di continuitร assistenziale e i pediatri di libera scelta: sono loro i primi a rischiare ogni giorno di venire contagiati, senza che la cosa susciti piรน di tanto clamore.
Non c’รจ smart working o lavoro da remoto che tenga, data la funzione pubblica che svolgono e i pazienti che bussano alla loro porta. Da quelli che presentano febbre e tosse, influenza o qualsiasi altra patologia, il sistema sanitario di continuitร assistenziale non si ferma di giorno nรจ di notte. Il problema รจ che manca la sicurezza, ovvero i dispositivi di protezione individuale indicati come ausili indispensabili per proteggersi da un virus che si รจ dimostrato particolarmente aggressivo nel contagio. Mancano mascherine FFP2 come indicato dall’OMS fino alla settimana scorsa, anche quelle chirurgiche ora sembra che possano fungere da filtro, purchรจ ci siano, camici usa e getta, guanti, visiere di protezione, igienizzanti.
Cosรฌ se i dottori, le guardie mediche, i pediatri continuano a essere in trincea, ora piรน che mai pagano lo scotto anche del mancato turn over. Tradotto: sono i piรน esposti e anche i piรน a rischio perchรฉ piรน anziani. Per via del numero chiuso alle facoltร , per i concorsi pubblici banditi con il contagocce, per i corsi di abilitazione regionale, come รจ noto, mancano nuove leve. I medici resistono e se possibile ritardano il pensionamento per non trovarsi costretti a chiudere l’ambulatorio, ma spesso sono anche i piรน deboli.
Nonostante gli appelli, le richieste, in alcuni casi le suppliche disperate di alcuni singoli che si recano all’Ats ยซmendicandoยป una mascherina, gli interventi ufficiali degli Ordini dei medici regionali, i dispositivi di protezione individuale non ci sono. ยซร incomprensibile – commenta amaro Carlo Roberto Rossi, presidente dell’Ordine dei medici della Lombardia – ma sembra che i dispositivi siano spariti nel nulla. Come se la produzione si fosse fermata: non si tratta di farmaci o vaccini, ma di semplici mascherineยป.
La Federazione degli Ordini dei medici ha chiesto la possibilitร di autorizzare i medici a redigere telefonicamente i certificati di malattia, nei casi di pazienti ยซsospettiยป senza la constatazione diretta ambulatoriale o domiciliare, esonerandoli da qualsiasi forma di responsabilitร soprattutto in assenza o carenza di fornitura dei dispositivi previsti dalla recente circolare ministeriale.
Bandito dagli ambulatori chiunque abbia febbre sopra i 38,5 gradi e sintomi influenzali: il medico si terrร in contatto con il paziente telefonicamente e disporrร eventualmente l’invio presso una struttura ospedaliera se la situazione non migliora, le disposizioni. Per i pazienti che abbiano necessitร non rimandabili l’ambulatorio รจ aperto ma solo appuntamento: in questo modo si potranno trovare in sala di attesa non piรน di due pazienti alla volta.
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