Degrado a Chieti, africano nudo corre in mezzo alla strada: fermato
Chieti, 3 mar โ Lโennesimo episodio di degrado che ha come protagonista un immigrato eย la sua improvvisa voglia di mostrarsi in costume adamiticoย nel pieno centro di una cittadina italiana. I fortunati ad aver assistito alla poco edificante scena sono stati, stavolta, gli abitanti diย San Salvo, piccolo comune della provincia di Chieti.
โSembrava la scena di un filmโ, ha commentato un abitante della zona intervistato dal quotidiano onlineย SanSalvoweb,ย che ha riportato la notizia. Il cittadino ha poi descritto la scena che gli si รจ parata davanti ieri mattina: โErano circa le 7 quandoย un uomo di colore si รจ messo a correre nudo davanti la Pilkingtonย [unโazienda produttrice di vetro per edilizia, n.d.r.] di San Salvoโ. Alle sue spalle lo incalzavano le forze dellโordine: โEra inseguito da due volanti della polizia che lo hanno braccato in poco tempoโ.
Dopo la cattura, sul posto รจ intervenutoย il personale medico sanitario a bordo di unโambulanza. โI sanitari del 118 hanno sedato il ragazzo e lo hanno trasportato presso lโospedale San Pio di Vastoโ. Le forze dellโordine hanno poi eseguito gli accertamenti di rito appurando che lโimmigrato provieneย da una comunitร ubicata nella zona industrialeย di San Salvo.
Nellโultimo anno i casi analoghi a quello descritto si sono moltiplicati: dallโafricano in Stazione Centrale a Milanoย sorpreso a correre la maratona in mezzo al traffico lo scorso luglio alย folle marocchino del centro di Monza, che denudatosi aveva preso a tirare bottigliate, imprecare e compiere atti di autolesionismo; dalย defecatore folle di un piccolo centro nel casertanoย al ragazzone nigeriano che lo scorso febbraio a Teramo era stato fermatoย durante una sessione di flessioni e addominaliย in mezzo alla strada statale โ ovviamente nudo. La domanda in questi casi รจ sempre la stessa: perchรฉ lo fanno? Forse perchรฉ quando gli prendeย quellโafflato ancestrale di ritorno alla vita degli antenati, non cโรจ niente da fare, bisogna seguirlo.
Cristina Gauri