Coronavirus, diocesi Piacenza: “Niente comunione in bocca e scambio della pace”

La comunione verrà distribuita solo sulla mano e non in bocca. Si dovrà evitare lo scambio della pace.

Sono le misure stabilite dalla diocesi di Piacenza-Bobbio per l’emergenza coronavirus. Questa decisione è arrivata dopo le disposizioni emanate dalla prefettura della città emiliana. Il vescovo ha disposto “a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative come attività di oratorio e feste”, come si può leggere nel portale della stessa diocesi.

Come detto, ieri la prefettura di Piacenza ha ordinato l’interruzione di tutte le manifestazioni ricreative pubbliche nelle giornate di oggi e domani. In questi eventi rientrano quindi il Carnevale e gli appuntamenti sportivi, in particolare la gara del campionato di Lega Pro tra Piacenza e Sambenedettese, che avrebbe dovuto svolgersi domani alle ore 15 allo stadio Garilli. La gara è stata rinviata a data da destinarsi.

Nel frattempo è risultata negativa al coronavirus la paziente ricoverata ieri mattina nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Piacenza, collega del primo paziente risultato positivo, dipendente dell’Unilever di Lodi, in provincia di Milano. Come precisato in una nota della Regione Emilia-Romagna, il tampone ha confermato che la donna non ha contratto il virus. Il tampone è stato analizzato nel laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola di Bologna.

Si tratta del secondo test negativo dopo quello del dipendente dell’azienda Mae di Fiorenzuola d’Arda. L’uomo è attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano. Il paziente non è risultato infetto ma si stanno eseguendo ulteriori indagini per capire se l’uomo possa essere stato contagiato nei giorni scorsi. Intanto, la sanità pubblica regionale si è messa in contatto con 70 dipendenti della Mae, che dovranno essere sottoposti ad accertamenti in via precauzionale per scongiurare ogni pericolo.

L’Asl di Piacenza invita a non andare direttamente in pronto soccorso in caso di sintomatologia collegabile al coronavirus, come febbre e sintomi respiratori. La raccomandazione è di contattare il 1500, ovvero il numero nazionale messo a disposizione dal ministero della Sanità, il proprio medico di medicina generale o il numero 118, in caso di emergenza. Per informazioni ai cittadini, l’azienda sanitaria locale ha attivato il numero 317979 che si può chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13.

Al momento quindi non risultano casi accertati in Emilia-Romagna ma comunque è stato ampliato l’orario di ricevimento dei campioni da parte dei due laboratori di riferimento regionali, Bologna e Parma.

il giornale.it

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