Voli di Stato, assalto a Salvini: “Adesso rischio un altro processo”

Matteo Salvini rimane l’osservato speciale della magistratura italiana.

Dopo i casi giudiziari della Gregoretti e della Open Arms, ora il segretario della Lega è indagato per abuso d’ufficio per aver utilizzato illegittimamente – secondo l’accusa – trentacinque voli di Stato quando era ministro dell’Interno.

A darne notizia è Il Fatto Quotidiano, che scrive come il collegio romano per i reati ministeriali presieduto dal giudice Maurizio Silvestri (in data 9 gennaio) abbia invitato una richiesta di documentazione ai vertici di Polizia e Vigili del Fuoco sull’utilizzo dei loro velivoli, per accertare appunto se l’ex titolare del Viminale si sia o meno servito di aerei ed elicotteri “statali” per impegni di partito e non di governo, come comizi elettorali od ospitate televisive

Circa l’utilizzo dei voli di Stato, la normativa vigente (dal 2011) è chiara ed è la seguente: “Devono essere essere limitati al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte costituzionale, salvo eccezioni che debbono essere specificamente autorizzate e che i velivoli suddetti sono stati acquistati per finalità prettamente operative e non per il trasporto di autorità, neanche per agevolare lo svolgimento della loro attività istituzionale”.

Ricordiamo come negli scorsi mesi l’ex ministro dell’Interno fosse stato scagionato dalla Corte dei Conti dall’accusa di danno erariale, visto che se si fosse servito di aerei di linea, il capo politico del Carroccio avrebbe speso di più.

Nel mirino delle toghe capitoline, comunque, ci sono 35 voli di Stato, di cui il leghista – sempre secondo i giudici – si sarebbe servito in modo illecito. La richiesta dei magistrati è stata avanzata e ora polizia e pompieri sono chiamati a documentare il tutto: quando il tribunale dei ministri di Roma avrà le carte, si saprà se arriverà o meno l’ennesima autorizzazione a procedere (questa volta non per sequestro di persone, bensì – appunto – per abuso d’ufficio).

All’indiscrezione, è arrivato a stretto giro il commento del diretto interessato, che ora rischia di dover subire una nuova grana giudiziaria. Queste, via diretta Fcacebook, le parole di Salvini: “Pare stia arrivando un altro processo, per abuso d’ufficio, ormai faccio collezione come le figurine Panini. Io non ho paura perché male non fare paura non avere, confido nel giudizio della magistratura che è al 90% sana. Se pensano di fermarmi con un processo a settimana hanno trovato il Matteo sbagliato e la Lega sbagliata”.

il giornale.it

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