Coronavirus, fine del mistero: il regime conferma la morte del direttore dell’ospedale di Wuhan

Pechino, 18 feb – La Cina ha confermato 1.886 nuovi contagi da coronavirus e 98 nuovi decessi. Sale quindi a 1.868 il numero di morti nella Cina continentale (1.873 in tutto il mondo) a e 72.436 quello dei contagiati dall’inizio dell’epidemia (circa il 99% dei casi globali). Intanto arriva la conferma della morte del dottor Liu Zhiming, direttore di uno degli ospedali di Wuhan, la città focolaio del virus. “Il compagno direttore Liu Zhiming ha preso parte alla battaglia contro il Covid-19, sfortunatamente è stato contagiato ed è morto alle 10.54 di questa mattina, nonostante i grandi sforzi per salvarlo”, dice un comunicato ufficiale del regime.

Il mistero sulla morte del direttore sanitario

Ieri il Quotidiano del Popolo aveva dato l’annuncio del decesso: “Il dottor Liu del Wuchang è il primo direttore sanitario ucciso dal coronavirus. Riposi in pace”. Tuttavia in un secondo momento la notizia è stata ritirata e dall’ospedale hanno precisato che il dirigente “combatteva ancora per la vita”. Fino alla conferma ufficiale di stamattina da parte della Commissione sanitaria municipale di Wuhan che pone fine al giallo sulle condizioni del direttore sanitario. Lo stesso alone di mistero avvolse la fine del dottor Li Wenliang, l’oftalmologo che aveva cercato di dare l’allarme sull’epidemia ed era stato censurato dal regime, da tutti ritenuto il medico-eroe della lotta al nuovo virus. Intanto il ministero dei veterani di guerra propone di dichiarare “martiri” i lavoratori della sanità caduti in servizio contro il Covid-19. “Bisogna onorarli e dare alle loro famiglie lo stesso trattamento preferenziale di chi dà la vita in guerra”. A Wuhan sono stati inviati di rinforzo 32 mila uomini e donne da tutti gli ospedali della Cina, di cui 2.600 sono militari.

Sono circa 3 mila gli operatori sanitari cinesi infettati

Liu, un neurochirurgo di 51 anni, è il primo direttore dell’ospedale a morire a causa del coronavirus. L’ospedale che gestito dal dottor Liu è uno dei centri medici specificamente designati per la cura dei pazienti del Covid-19 a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, ed è in quarantena dal 23 gennaio. Circa 3 mila operatori sanitari cinesi sono stati infettati dal nuovo coronavirus, e molti di loro sono morti.

Studio cinese: malati e anziani più a rischio di contrarre il virus

Intanto uno studio condotto dal China Center for Disease Control and Prevention rivela che i malati e gli anziani sono i soggetti più a rischio di contrarre il coronavirus, e gli uomini sono leggermente più a rischio delle donne di morire dopo il contagio. Lo studio, il più grande mai realizzato finora in Cina, prende in considerazione ben 72.314 cadi tra accertati, sospetti e asintomatici, a partire dallo scoppio dell’epidemia fino all’11 febbraio scorso, ultimo giorno preso in esame. In base allo studio pubblicato sul Chinese Journal of Epidemiology, più dell’80% dei casi di malattia sono stati lievi (80,9%) il 13,8% sono stati gravi, e solo il 4,7% sono considerati critici. Il tasso di mortalità più alto si registra tra i pazienti over 80 (14,8%) e in generale cresce con l’avanzare dell’età. Tra le malattie che pongono i rischi più alti per chi ha contratto il virus figurano al primo posto quelle cardiovascolari, seguite dal diabete, dai problemi respiratori e dall’ipertensione.

Ludovica Colli

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