Modena, magrebina sfrattata devasta caserma e ferisce 2 carabinieri

Aveva reso la vita impossibile ai condomini di uno stabile Acer in via Bellettini a Pavullo nel Frignano (Modena), tanto da finire in carcere e subire uno sfratto: furiosa per il provvedimento, ha raggiunto la locale caserma per chiederne conto e si è scagliata contro i carabinieri, ferendone due e mandandoli in ospedale.

Responsabile la 37enne marocchina W.S., che ha fatto nuovamente ritorno dietro le sbarre della casa circondariale dove era già stata a lungo fino a pochi giorni fa.

Tempo addietro la nordafricana era stata condannata complessivamente a 32 mesi di reclusione con l’accusa di stalking ai danni dei propri vicini di casa, da lei costantemente minacciati ed aggrediti, e non solo verbalmente. A farne le spese, ad esempio, il dirimpettaio albanese costretto su una sedia a rotelle: per proteggere il compagno dalle violenze della magrebina, sua moglie era finita in ospedale. La 37enne non risparmiava neppure i bambini, in particolar modo il figlioletto di una donna che condivide lo stesso stabile. Neppure il tempo di tirare un sospiro di sollievo, che per i vicini è arrivata l’amara sorpresa. Dopo soli 9 mesi la marocchina ottiene la scarcerazione e torna in stato di libertà con semplice obbligo di firma. Quando cerca di rientrare nel suo appartamento dopo l’una del mattino, tuttavia, la situazione è cambiata. Devasta caserma e manda in ospedale 2 militari: magrebina torna subito in carcerePubblica sul tuo sito

La procedura di sfratto iniziata da Acer un anno prima si era infatti concretizzata: svuotata l’abitazione, gli esecutori avevano cambiato la serratura. Fingendo di aver dimenticato la chiavi all’interno della casa, la marocchina aveva chiesto l’immediato intervento dei vigili del fuoco, che avevano sfondato l’uscio permettendole di accedervi. Per essere ancora più certa che non accadesse più una cosa del genere, la 37enne era tornata con un fabbro per far sostituire la serratura.

Con la spinta della disperazione dei condomini, ripiombati nel terrore e ancora minacciati dalla donna per ciò che era accaduto, Acer aveva fatto cambiare la serratura del portone: dovendo uscire per ottemperare all’obbligo di firma, la magrebina sarebbe prima o poi rimasta fuori.

Una situazione che ha fatto andare su tutte la furie W.S., che si è quindi presentata per chiedere conto dell’accaduto alla stazione dei carabinieri di Pavullo. Sono all’incirca le ore 20 dello scorso lunedì 10 febbraio, quando ciò accade. Le informazioni che apprende dagli uomini dell’Arma, se possibile, scatenano ancora di più la sua violenza, tanto che la nordafricana devasta alcuni ambienti interni e minaccia esplicitamente i militari, i quali tentano invano di placarla. La facinorosa reagisce come una furia e manda in ospedale due carabinieri, prima di cedere: 28 giorni di prognosi per uno di essi, che subisce la frattura di una scapola, 7 per il collega a causa di una ferita lacero-contusa.

Finita finalmente in manette, la straniera è stata dichiarata in arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato e di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo la notte trascorsa in una cella di sicurezza arriva il giudizio direttissimo presso il tribunale di Modena: il giudice convalida il fermo e la rispedisce dietro le sbarre del carcere.

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