Sanremo, Salvini aveva ragione: ha vinto Diodato, cantante di sinistra amato dalle Ong

Matteo Salvini lo aveva previsto: “Vincerà un cantante di sinistra”. Non aveva fatto il nome di Diodato, ma è chiaro che faceva riferimento proprio a lui, all’autore di “Fai rumore”. Un cantante che in apertura del festival era stato intervistato dal Manifesto, che era riuscito a presentarlo ai propri lettori come uno di loro. Un cantante che ieri ha vinto con una bella canzone e un bel sostegno della sinistra nel festival del “politicamente corretto”… di sinistra.

L’intervista dello sponsor comunista

“La politica fa parte della vita di tutti i giorni. Anche quando scrivi delle canzoni d’amore. E forse è anche il compito del cantautore raccontare le sensazioni che magari prova una coppia in un determinato periodo storico. Quando ascolto Lucio Dalla, per esempio, immagino un’altra Italia, sento quell’odore, anche politico. Non per forza devi fare una canzone su un partito ma la politica fa parte della nostra scelta di vivere in società quindi rientrerà sempre nella musica, anche nella mia. La cosa non mi spaventa e non mi obbliga a concepire per forza una canzone impegnata”. Parole chiaramente allusive, in una intervista presentata dal “Manifesto” come politica, guarda caso.

L’impegno politico era già stato declinato a sinistra, contro l’allora ministro Matteo Salvini, due anni fa. Quando il cantante Diodato aveva sottoscritto l’appello della rivista Rolling Stone contro il leader della Lega. Un buon viatico per piacere all’intelligentia di sinistra, anche quella che decide Sanremo…

Il tributo delle Ong al vincitore di Sanremo

Non a caso, ieri sera, a pochi minuti dal suo successo nella kermesse canora, le Ong avevano tributato il proprio riconoscimento a Diodato.”Anche stasera tifiamo chi sta dalla parte giusta, forza Diodato”, aveva twittato Mediterranea Saving Humans. Con tanto di foto del cantante sui social con la t-shirt della Ong. Nel 2018, dunque, Diodato era uscito allo scoperto aderendo alla campagna lanciata dalla rivista Rolling Stone Noi non stiamo con Salvini . Un appello sottoscritto da vip e meno vip rigorosamente di sinistra. Quelli che condividevano “la necessità di lottare insieme perché l’Italia rimanga una società aperta, moderna, libera e solidale”.

E Diodato? Si espresse così, testualmente.”Dovremmo diffidare di chi dice di voler avvicinare la politica al popolo e lo fa passando per la strada più breve, la più facile, quella tracciata dall’odio. Abbassandola al livello degli istinti, rendendola spesso cabaret, numero di magia da quattro soldi, di quella che ormai non si preoccupa neanche di nascondere il trucco”. Il premio per l’impegno politico è arrivato ieri sera, a Sanremo, insieme a quello, meritatissimo, sul piano musicale.

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