Torino, caos al centro migranti: poliziotti presi a mattonate

Ancora una rivolta al Cpr di via Brunellesci a Torino. Dopo l’incendio appiccato a metà gennaio, nel quale rimasero feriti 5 agenti di polizia, e l’altro rogo innescato fra i dormitori e la mensa ad inizio anno, l’escalation di violenza nel centro di permamenza per il rimpatrio non si placa.

Gli immigrati, nella tarda nottata di ieri, hanno divelto alcuni mattoni dai muri della struttura all’interno dell’area viola, per poi salire sul tetto di un modulo abitativo e lanciarli in direzione delle forze dell’ordine. Il bilancio dei feriti ammonta a tredici persone: undici poliziotti e due militari dell’Esercito.

Mentre la Questura sta analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la dinamica degli eventi, va confermandosi l’ipostesi che gli autori del gesto siano cinque immigrati di origine magrebina.

Rivolta al Cpr: i precedenti

Nella prima settimana di gennaio, cinque marocchini ed un algerino diedero fuoco all’intero complesso distruggendo i dormitori e la sala mensa dell’area bianca, blu, rossa e verde, causando danni mer migliaia di euro. Fortunatamente in quell’episodio nessuno rimasae ferito, né fra gli ospiti, né fra le forze di polizia.

A circa due settimane da quell’episodio, un altgro gruppo di ospiti del centro diede fuoco ad alcuni materassi e masserizie nelle zone verde e bianca. Nel rogo e nel susseguente parapiglia, rimasero feriti cinque agenti del Reparto mobile di polizia.

Le indagini condotte all’epoca dalla Questura di Torino ipotizzarono la presenza di una regia comune dietro gli episodi di rivolta che, addirittura, potrebbero essere state collegate ad analoghi momenti di tensione scoppiati in altri Cpr lungo lo stivale.

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